Ci sono traguardi nel motorsport che se raggiunti rientrano a pieno titolo nella leggenda. E quando si tratta di pista, il “triplete” per eccellenza è rappresentato dalla Triple Crown (la tripla corona). Quindi vantare almeno una vittoria alla 24 Ore di Le Mans, una alla 500 miglia di Indianapolis e una al GP di Formula Uno di Monaco (Monte Carlo).
Se si tratta di piloti è solo il britannico Graham Hill a poter vantare questo genere di Impresa. A Fernando Alonso manca la 500 miglia di Indianapolis per poter eguagliare il record del padre di Demon Hill. Ma quando si tratta di costruttori è nuovamente la Gran Bretagna a primeggiare (ci sarebbe anche la Germania con Mercedes) grazie a McLaren.
Quest’anno sono sessant’anni esatti dalla nascita della scuderia inglese. E tra i tanti modelli celebrativi uno dedicato alla tripla corona non poteva di certo mancare.
Base di partenza la più recente 750S (sia Coupé che Spider). La casa di Woking vinse la 500 Miglia di Indianapolis del 1974, il Gran Premio di Monaco di Formula 1 del 1984 e la 24 Ore di Le Mans del 1995. Rispettivamente con la monoposto M16D nel 1974 (3 numero di gara), con la MP4/2 a Monaco nel 1984 (numero di gara 7), e con la mitica F1 GTR vincitrice di Le Mans nel 1995 (numero di gara 59).
Questi tre numeri, 3, 7 e 59, rappresentano il leitmotiv della grafica che definisce la vettura realizzata dal reparto veicoli speciali (MSO) di McLaren. Ognuna delle sei auto in costruzione richiede 1.200 ore per essere verniciata e avrà variazioni uniche del tema 3-7-59 mostrato in queste foto. Nella grafica sono presenti anche dettagli illustrati delle auto vincitrici del passato. Non è stato dichiarato il costo di un singolo esemplare.
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