Citroën ha aggiornato le ë-C4 e ë-C4 X (coupé), trasferendo su entrambi i modelli lo stesso nuovo motore (più potente) e la medesima batteria (più capace) che altri marchi del gruppo Stellantis (Opel e Peugeot) hanno già cominciato ad offrire su altre auto. Elettriche ad autonomia estesa, anche se per estesa, qui si intende il 17% di percorrenza in più.
La percorrenza di Citroën ë-C4 arriva fino a 420 chilometri, anche se per ottenerla è necessario dosare bene la pressione sul pedale dell’acceleratore. Nella trentina di chilometri di prova il consumo rilevato è più che onorevole: 11,9 kWh/100 km. L’inedito accumulatore ad alta densità da 102 celle e 17 moduli è da 54 kWh (51 quelli utili), appena 4 in più rispetto a prima, ma Stellantis assicura una efficienza decisamente maggiore anche grazie all’adozione della pompa di calore. A fare la differenza è soprattutto la diversa soluzione chimica impiegata, con un più massiccio utilizzo di Nichel (80% anziché 60%) che dimezza sia il ricorso al manganese (10%) e al cobalto (10%).
L’unità elettrica raggiunge i 115 kW, ossia 156 Cv e spinge la ë-C4 fino ai 150 orari, una velocità che il costruttore ha limitato elettronicamente per salvaguardare l’autonomia. La stessa macchina continua a essere disponibile anche con la batteria da 50 kWh e il motore da 136 Cv, ma il costruttore punta sulla nuova variante, offerta nell’allestimento Shine a meno di 42.00 euro (41.750), appena mille in più rispetto al modello con 360 chilometri di percorrenza. Tra le novità c’è anche l’applicazione E-Routes ideata da un 30enne di Como, Riccardo Rio, Product Manager Navigation di Stellantis, che ci tiene a sottolineare di averle sviluppata assieme al “suo” gruppo. Si tratta di una funzione connessa che garantisce percorsi ottimizzati in base a un numero maggiore di parametri ed elaborati in base a nuovi algoritmi.
Testo di Mattia Eccheli