Il segreto per migliorare l’efficienza di un’auto elettrica? Rendere la batteria più leggera e al tempo stesso più capace. Per quanto possa sembrare banale, questa è l’unica direzione da percorrere. E lo sa bene il gruppo Stellantis, che sta lavorando ad un nuovo tipo di accumulatore, denominato Ibis.
Un tipo di pacco batteria che dovrebbe equipaggiare le future elettriche compatte del colosso franco-italiano. La rivoluzione sta nel numero di componenti che lo realizzano. Soluzioni che hanno consentito di ridurre drasticamente il peso senza compromettere l’efficienza.
Premessa: gli attuali accumulatori necessitano di un sistema di ricarica e di un inverter che possano sostanzialmente convertire la corrente alternata (che non è solo quella della ricarica) in corrente continua.
Il pacco batterie Ibis, che ricordiamo essere sviluppato da Stellantis in collaborazione con Saft e il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS), è stato di fatto privato dell’inverter e del caricabatterie di cui sopra, dalla loro posizione abituale. Questo ha permesso di liberare spazio, ma soprattutto di ridurre il peso. Ovviamente le mansioni essenziali che questi due elementi svolgono non sono state azzerate, dato che le schede di conversione elettronica che eseguono le funzioni di alimentazione e caricabatterie dell’inverter sono state posizionate il più vicino possibile alle celle della batteria agli ioni di litio. Inoltre, un nuovo sistema di controllo consente di inviare la corrente alternata di un motore elettrico direttamente alla batteria.
Maggiori dettagli tecnici come capacità e peso, non sono stati rilasciati. Ma indubbiamente la nuova batteria Ibis potrebbe rappresentare la rivoluzione per i segmenti di mercato più compatti, di cui fa parte, tra le altre, la Peugeot e-208 (nella foto qui sotto; non ancora dotata però di queste nuove batterie).
Testo di Cesare Cappa
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