Se le auto elettriche avessero 1000 km di autonomia, quanti sarebbero disposti a fare il salto dal termico al bev? E se sempre le auto elettriche potessero ricaricare 300 km di range di percorrenza in soli 5 minuti di carica, sareste pronti a cambiare fazione? Dopotutto sono sempre autonomia e tempi di ricarica a non rendere ancora così appetibili le auto alla spina.
La discussione non verte sulla dinamica o il piacere di guida, ma semplicemente su due caratteristiche fondamentali per rendere un veicolo Bev fruibile dalla più ampia fetta di persone possibili, anche le più scettiche. E allora ecco perché la tecnologia promossa da Catl, colosso cinese delle batterie e non solo, potrebbe essere rivoluzionaria nel prossimo futuro.
Il Gruppo cinese è al lavoro su una piattaforma denominata CIIC (CATL Integrated Intelligent Chassis) che dovrebbe assicurare il chilometraggio di cui sopra. Almeno secondo gli standard di omologazione adottati in Cina, che non sono altrettanto severi come il “nostro” WLTP. Ciò significa che sono plausibili oltre 700 km in condizioni di guida reale. Tale piattaforma consentirebbe ai veicoli che ne saranno dotati, consumi medi di 10,5 kWh/100 km.
Questo genere di pianale è del genere skateboard, quindi integra freni, sterzo ed elettronica di potenza. Utilizza la tecnologia CTC (Cell to Chassis) pertanto comprende i componenti principali della batteria nel pavimento del veicolo, eliminando la necessità di pacchi batteria separati. Ed è ovviamente compatibile con quasi tutti gli stili di carrozzeria e quindi le tipologie di vetture.
La prima casa automobilistica che utilizzerà la CIIC in un modello di produzione sarà la cinese Hozon Auto. Sempre rimanendo in tema della piattaforma di CATL, il dato relativo all’autonomia di cui sopra s’intende in condizioni ottimali di temperatura. Infatti è stato dichiarato che d’inverno la performance cala di circa il 30%.
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