Il tempo stringe. Tesla dovrebbe annunciare nel giro di poche ore - o al massimo la prossima settimana - la location della sua nuova fabbrica di auto elettriche. Ad anticiparlo è Bloomberg - che cita fonti anonime - secondo il quale per l’impianto sarebbe stata scelta l’area di Santa Catarina, nella città di Monterrey, capitale dello stato di Nuevo Leon, nel nord est del Messico.
Una scelta che - a ben guardare la cartina geografica dell’area - ha una logica visto che la zona è non eccessivamente lontana da Austin, Texas, dove il costruttore di vetture a zero emissioni ha già un impianto oltre che la sua sede. L’ubicazione dello stabilimento non è una novità assoluta: Elon Musk si è recato di persona nella zona in ottobre e ha incontrato le autorità locali. Inoltre, Tesla dispone già di una corsia doganale esclusiva per i componenti che attraversano il confine con il Texas. Non è chiaro quali modelli saranno prodotti nella nuova fabbrica
L’area è particolarmente ricca dal punto di vista industriale. Nel Nuevo Leon infatti hanno già sede oltre 200 aziende del settore automotive che rappresentano il primo datore di lavoro della regione. Qui si producono circa il 20% delle componenti Made in Mexico e questa voce rappresenta la prima per l’esportazione dello stato. Anche Daimler e Kia hanno fabbriche basate qui e, non a caso, nell’area opera “l’Automotive Cluster”, una associazione con oltre 120 membri che riunisce poli accademici, costruttori e governo e il cui scopo è quello di accelerare l’industrializzazione e rafforzare la competitività del Nuevo Leon. I colloqui col costruttore hanno coinvolto sia le autorità statali che quelle federali.
Sì agli incentivi
La notizia arriva a pochi giorni dalla decisione secondo la quale anche i veicoli assemblati in Messico e Canada potranno beneficiare dei nuovi crediti d'imposta federali inclusi nell'Inflation Reduction Act statunitense, firmato lo scorso agosto, per incoraggiare i consumatori a scegliere un veicolo elettrico. In base alla nuova legge, l'incentivo fiscale per i mezzi a batteria rimane di 7.500 dollari. Il periodo di ammissibilità va da gennaio 2023 a dicembre 2032. Viene eliminata l'attuale limitazione del credito d'imposta quando un produttore di automobili ha venduto la 200millesima unità, cosa che consentirà a Tesla, General Motors e Toyota, le cui vetture non hanno più beneficiato del vantaggio, di tornare a essere nel programma a partire dal 1° gennaio 2023.
I 7.500 dollari sono divisi in due: 3.750 dollari si applicano se almeno il 40% dei minerali della batteria che alimenta il veicolo proviene dagli Stati Uniti o da un Paese che ha un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti. I restanti 3.750 dollari si applicano se almeno il 50% dei componenti dell'accumulatore è Made in Usa o in una delle nazioni con cui esistono intese commerciali.
Corte serrata
Era il 26 gennaio scorso, quando Elon Musk ha annunciato che il gruppo automobilistico avrebbe rivelato l'ubicazione delle sue nuove fabbriche entro la fine dell'anno. “Nel 2022 esamineremo le sedi degli stabilimenti per vedere cosa ha più senso e forse faremo qualche annuncio", aveva dichiarato il ceo parlando durante la conference call sui guadagni del quarto trimestre 2021, ripetendo poi lo stesso concetto in agosto. Obiettivo complessivo, quello di produrre 20 milioni di veicoli all'anno entro il 2030, diventando così la più grande casa automobilistica del mondo per volume di produzione.
Queste osservazioni hanno incoraggiato i governi di molti Paesi a corteggiare Tesla. Indonesia, Corea del Sud, Canada e molti altri hanno fatto leva sugli incentivi che offrono per diventare la nuova “casa” del costruttore.
In tutto il mondo
L'azienda ha già quattro stabilimenti per l'assemblaggio di automobili: Austin, Texas e Fremont, California negli Stati Uniti, Shanghai in Cina e Berlino in Germania. Le prime due servono principalmente il mercato nordamericano e hanno una capacità produttiva complessiva di 900mila veicoli all'anno, secondo la società. Producono tutti i modelli di veicoli: Model 3, Y, X e S. A partire dalla metà del 2023, lo stabilimento di Austin produrrà anche l'attesissimo Cybertruck, oltre alla Model Y.
A Shanghai, la casa automobilistica produce veicoli venduti in Asia e in Europa. Tuttavia, dopo l'apertura dello stabilimento in Germania a marzo, il mercato del Vecchio Continente dovrebbe essere servito principalmente da questo sito di produzione. Giga Shanghai ha una capacità produttiva di oltre 750mila unità. Lo stabilimento tedesco - l'unico sito produttivo europeo dell'azienda di Musk. -sviluppa anche batterie. E ha una capacità produttiva annuale di oltre 250 mila unità.