Elon Musk - l’uomo più ricco del mondo (o quasi) - è permaloso e questo si sa. A dimostrarlo ancora una volta uno scambio di tweet con Farzad Mesbahi, ex dipendente della sua azienda automobilistica e creatore di contenuti su YouTube, che ha tirato in ballo quelli che “si concentrano così tanto su Tesla ignorano il fatto che la maggior parte delle altre Case sono prossime al fallimento”. Una difesa a spada tratta del suo ex datore di lavoro che ha attirato l’attenzione del ceo del costruttore di elettriche che ha risposto seccamente: “Molto più vicino di quanto non si rendano conto”.
Argomento sensibile
In passato, il magnate sudafricano aveva già espresso dubbi nei confronti delle industrie del settore. Sebbene abbia sostenuto auto elettriche non Tesla come la Porsche Taycan e la Ford Mustang Mach-E, ha anche condiviso le proprie riserve sullo stato di altre case automobilistiche, in particolare quelle che - proprio sulla scia di Tesla - sono arrivare da poco sul mercato, come Lucid Motors. Sono passate in realtà poche settimane da quando - sempre su Twitter - Musk ha espresso un giudizio preoccupato proprio su Lucid che a suo dire stava adottando “strategie aggressive” per salvare il proprio portafogli ordini: “Non è destinata a durare per questo mondo” il tagliente commento.
Quando parla delle difficoltà del settore automobilistico, Musk sottolinea tipicamente il fatto che il comparto è estremamente difficile, tanto che finora solo Tesla e Ford hanno evitato il fallimento. In passato Musk ha dato qualche consiglio anche ai rivali della sua azienda, allertando per esempio Rivian della necessità di ottimizzare il suo primo stabilimento invece di costruirne un altro di grandi dimensioni. "Consiglierei loro di far funzionare l’impianto che hanno già. È incredibilmente difficile raggiungere una produzione di volume a costi unitari accessibili", ha scritto Musk su Twitter dopo la notizia che Rivian stava cercando di costruire un’ulteriore fabbrica da 5 miliardi di dollari in Texas.
Altre polemiche
In queste ore, Elon Musk è al centro anche di altre polemiche. E’ stato lui stesso a lanciare su Twitter un sondaggio (peraltro piuttosto vago) circa il futuro management della piattaforma social che ha acquistato nei mesi scorsi per 44 miliardi di dollari. La maggioranza delle oltre 13 milioni di risposte che gli sono arrivate non è a lui favorevole, tanto che sono già volati due tweet piccati da parte sua. “Attenti a quello che desiderate perché potreste ottenerlo” e “ Coloro che vogliono il potere sono quelli che meno lo meritano”: ve l’avevamo detto che era permaloso.