A rompere il ghiaccio fu Porsche con la Cayenne (con dietro il progetto Michael Leiters, ex anche di Ferrari e oggi ceo di McLaren). Quindi sono arrivati Aston Martin, Lamborghini, Bentley, Rolls-Royce e perfino Ferrari con la sua Purosangue. Stiamo parlando della proposta di un suv - segmento cannibale del mercato auto mondiale - declinato nella sua forma più lussuosa.
Una tendenza - troppo consolidata per essere considerata solo un vezzo - a cui almeno fino ad adesso si è sottratto proprio il marchio inglese. Il costruttore di Woking ha, per ora, tenuto il broncio alla moda delle ruote alte, ma forse qualcosa sta cambiando. Questo, almeno, a leggere le parole del direttore della strategia di prodotto del marchio, Jamie Corstorphine, che ha dichiarato in una intervista al sito Automotive News: ”La cosa più importante è fornire un veicolo che abbia più spazio o capacità per consentire a un cliente McLaren di condividere l'esperienza con più persone. Quanto sia alto, se sia un crossover, questo è da decidere e, di fatto, non c'è nulla di stabilito a questo punto. Se vogliamo fare qualcosa, sia che si tratti di questo tipo di prodotto, sia che si tratti di qualsiasi altro, il test per noi è: possiamo riflettere accuratamente il Dna di McLaren?”.
Prova sportiva
Non si tratta di un progetto, quindi, ma solo di un'idea. Ma già che un personaggio nella posizione di Corstorphine abbia accennato a questa possibilità stuzzica e non poco gli amanti del lusso comodo, soprattutto se declinato nel più classico British style.
Finora l’unica escursione del marchio in questo campo è stata quella rappresentata dalla presenza nel campionato Extreme E dedicato alle ruote alte a batteria che si sfidano nei luoghi più lontani e a rischio del pianeta. Per qualcuno è troppo poco per sognare. Ma è già qualcosa.