Olio da cucina usato combinato con grassi di microalghe: è il carburante biodiesel “SUSTEO” impiegato per alimentare la Mazda2 Bio, che i progettisti definiscono un “laboratorio su ruote”. La vettura è stata utilizzata con successo lo scorso giugno durante la gara di durata sulla 24 ore della Super Taikyu Series Fuji, nella classe ST-Q riservata ai veicoli speciali non omologati. Dando così vita a una sperimentazione che Mazda intende adesso portare avanti con l’intento di trovare fonti di energia alternative al petrolio, mentre punta a raggiungere entro il 2050 la neutralità carbonica nell’intero ciclo di vita delle sue auto.
Fonti energetiche pulite
Secondo la Casa giapponese, sebbene la mobilità si stia spostando rapidamente verso i veicoli elettrici a batteria puri seguendo la transizione voluta dall’Europa, i biocarburanti possono infatti dare un contributo fondamentale per rendere sostenibili al massimo le motorizzino termiche convenzionali, comprese quelle delle vetture attuali, essendo questi prodotti da fonti energetiche pulite.
Quantità di CO2 neutrale
Il biodiesel di nuova generazione “SUSTEO” viene realizzato interamente con prodotti giapponesi ed è ufficialmente riconosciuto come carburante diesel dagli standard industriali nipponici (JIS-Japanese Industrial Standards). Viene creato utilizzando biomasse quali piante e microalghe che assorbono CO2 durante la crescita. Non causa dunque deforestazione e non prevede l’impiego di beni alimentari, come il mais, e quando viene usato la quantità totale di anidrite carbonica emessa in atmosfera risulta neutra.