Ultimo aggiornamento  04 giugno 2023 06:15

Fiat Panda, restomod in chiave suv.

Paolo Odinzov ·

Quasi 8 milioni di esemplari declinati in 3 serie dal 1980 per un successo che l’accompagna da sempre nelle varie evoluzioni: basta questo a fare della Panda una di quelle vetture che meritano un posto a parte nella storia dell’auto e soprattutto della Fiat.

Disegnata all’origine da Giorgetto Giugiaro, la piccola torinese nacque come modello intermedio da posizionare tra 126 e 127, ereditando il motore bicilindrico raffreddato ad aria dalla prima e dalla seconda il quattro cilindri da 903 centimetri cubi. Ed è stata proposta nella sua lunga vita fino ad oggi in diverse versioni: tra cui quella a trazione integrale 4X4.

C'è anche un po' del "Deltone"

Proprio basandosi su quest’ultima, utilizzando degli esemplari della prima generazione della Panda (141A), l’azienda ferrarese Inglorious Basterds Cycle, dedita al restauro di auto e moto d’epoca, ha realizzato adesso un restomod prendendo ispirazione anche da altri due modelli iconici italiani, ovvero la Fiat Campagnola e la Lancia Delta Evoluzione.

Off-road ibrida

Il risultato è davvero spettacolare. Tra parafanghi maggiorati che ospitano gomme da 15 pollici con spalla alta e dettagli sulla carrozzeria come il cofano rigonfiato al centro, oppure i fari anteriori rotondi full LED, il restomod della Panda 4×4 di Inglorious Basterds Cycle ha l’aspetto di un mini suv robusto e muscoloso con due bull bar e le piastre di protezione anteriori e posteriori che ne ribadiscono all’esterno l’indole off-road.

Mentre nella meccanica impiega un telaio rinforzato ed altri equipaggiamenti, tra cui un differenziale posteriore messo a punto dallo specialista Amilcare Artioli e un assetto rialzato per un’altezza da terra fino a 38 centimetri, e può contare nella propulsione su un 1.2 Fire benzina da 75 cavalli (quello della prima Fiat Punto del 1993) interamente rivisto e corretto e “ibridizzato” adottando un sistema Kers.

Plancia digitale

Anche nell’abitacolo cambia tutto. A cominciare dalla plancia, dove il quadro strumenti spartano e minimalista della Panda è stato sostituito con un display a tutta larghezza digitale, gestito attraverso un Dashboard Touch, che permette di avere tutte le funzioni del veicolo costantemente sotto controllo. Fino ai sedili che si ripiegano formando un’unica superficie piatta facilitando il carico a bordo anche di oggetti ingombranti.

Colorazioni retrò

Al momento non si conoscono ancora i prezzi della Panda restomod di Inglorious Basterds Cycle. Diverse sono però le opzioni di personalizzazione perviste: compresa la possibilità di scegliere tra differenti colorazioni della carrozzeria andando dal classico Silver metallizzato al Velvet che richiama l’inconfondibile bordeaux utilizzato sulla celebre Panda 4X4 Sisley.

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