Le strade della scuderia Ferrari e Mattia Binotto si separano. Dopo giorni di speculazioni, iniziate già prima della conclusione delle campionato mondiale '22, è ora la stessa casa di Maranello ad annunciare di aver accettato le dimissioni del manager che "il 31 dicembre lascerà il suo ruolo di team principal”, si legge in una nota ufficiale. A salutare l’ormai ex responsabile del box è, primo fra tutti, il ceo Benedetto Vigna: ”Desidero ringraziare Mattia per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati alla Ferrari e in particolare per la sua guida che ha portato il team a essere di nuovo competitivo nella scorsa stagione. Grazie a questo, siamo in una posizione di forza per rinnovare l’impegno, in primo luogo per i nostri incredibili fan in tutto il mondo, per vincere il più importante trofeo nel motorsport. Tutti noi della Scuderia e nella più vasta comunità Ferrari auguriamo a Mattia il meglio per il futuro".
Nella stessa nota il Cavallino fa sapere che “inizia ora il processo per identificare il nuovo responsabile della Scuderia Ferrari, che dovrebbe concludersi nel nuovo anno”.
Pronti a vincere
Lo stesso Binotto ha rilasciato un comunicato per confermare di aver rassegnato le proprie dimissioni. "Con il dispiacere che ciò comporta - si legge in questo documento - ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari. Lascio un'azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi, alla quale auguro ogni bene per il futuro. Credo sia giusto compiere questo passo, per quanto sia stata una decisione difficile. Ringrazio tutte le persone della gestione sportiva che hanno condiviso con me questo percorso, fatto di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni”.
Binotto - nativo di Losanna - era entrato a Maranello nel 1995, come "motorista" nella squadra test per poi ricoprire lo stesso ruolo nel team corse della Formula 1, prendendo parte ai trionfi targati Schumacher. Da lì è partita la sua ascesa: prima ingegnere dei motori da gara, poi capo ingegnere, direttore del reparto power unit e DT (dal 2016 al 2019), raccogliendo l'eredità di Allison. Infine l'incarico di team principal, arrivato il 7 gennaio 2019, al posto di Maurizio Arrivabene, per guidare la casa di Maranello nella rincorsa a quel titolo iridato che continua a mancare ormai dal 2007, dal successo firmato Kimi Raikkonen.
Nei suoi quattro anni da team principal, al volante di una delle due Rosse c'è stato sempre Charles Leclerc, mentre sull'altra vettura Ferrari si sono dati il cambio Sebastian Vettel e Carlos Sainz.