Il sistema di assistenza alla guida FSD - Full Self-Driving Beta - di Tesla è ora disponibile per tutti i clienti nord americani del costruttore di elettriche che l’abbiano acquistato e la richiedano attraverso lo schermo presente nell’auto. Questo lo rende disponibile, anche a quei conducenti cui era stato impedito di accedere alla funzione perché non avevano ottenuto un punteggio sufficientemente alto nei parametri che Tesla utilizza per stabilire le tariffe assicurative. L’annuncio - come di consueto - lo ha dato il ceo Elon Musk con un tweet.
Una dichiarazione che non ha mancato di generare polemiche. La National Highway Traffic Safety Administration ha criticato l’autopilot di Tesla che comunque richiede ancora che un guidatore “bene attento” sia ai comandi. Questo nonostante già dal 2016 il costruttore avesse parlato di “guida automoma”. Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti e la Securities and Exchange Commission stanno ancora indagando sulle affermazioni di Tesla in materia e sulle dichiarazioni di Musk del 2019, per le quali, entro circa un anno, la tecnologia di Tesla sarebbe progredita al punto che non sarebbe stato necessario l'intervento di un umano al volante. Proprio per questo, il Dipartimento dei veicoli a motore della California ha accusato l'azienda di aver ingannato i consumatori a proposito del suo sistema.
Questione anche economica
L’accesso alla controversa funzione potrebbe avere una ricaduta anche economica se avrà effetto sulla generazione o il riconoscimento di maggiori entrate da parte di Tesla. ”Gli acquisti di FSD non sono stati pienamente riconosciuti nel conto economico perché i consumatori hanno acquistato una promessa piuttosto che un prodotto effettivamente funzionante", ha dichiarato Patrick Hummel, analista di UBS con rating buy sul titolo, in una nota del 14 novembre scorso.
A fine settembre, il saldo dei ricavi differiti di Tesla era di 2,8 miliardi di dollari, ma l'azienda ha dichiarato di aspettarsi di riconoscerne almeno 1,1 miliardi nei prossimi 12 mesi.
L’Europa in attesa
L’azienda avrebbe approfittato, comunque, di leggi più permissive negli Stati Uniti rispetto a quanto succede nel Vecchio Continente in materia. Quando lo scorso marzo gli è stato chiesto quando gli europei avrebbero potuto testare l'FSD, Elon Musk ha detto ai fan presenti nello stabilimento che Tesla stava aprendo vicino a Berlino che l'azienda era in attesa perché le autorità di regolamentazione della regione erano più rigorose. "Negli Stati Uniti - ha detto in quella occasione il manager - le cose sono legali di default. In Europa, invece, sono illegali di default. Quindi dobbiamo ottenere l'approvazione in anticipo, mentre in America si può fare di testa propria, più o meno".