C’è un grande ingorgo intorno all’impianto francese di Peugeot - gruppo Stellantis - a Sochaux, nella regione della Borgogna, dove vengono costruite soprattutto la 3008 e la 5008. Si tratta di veicoli completati che però - per enormi problemi logistici - non sono stati ancora consegnati ai clienti. Secondo i rappresentanti del sindacato CGT, lo stabilimento al confine con la Svizzera ha oltre 4mila vetture pronte in attesa. Dopo aver riempito tutti i parcheggi del sito industriale, alcune sono state spostate in zone limitrofe, in qualche caso distanti anche una trentina di chilometri dalla fabbrica.
Quello che si sta verificando in Francia non è l’unico caso di blocco in uscita dalle fabbriche. Anche altrove, i piazzali del costruttore sono pieni. A inizio mese, il direttore finanziario di Stellantis Richard Palmer ha dichiarato che la colpa è delle "sfide logistiche in uscita dovute alla carenza di vagoni ferroviari, camion e autisti e alla disponibilità delle navi", aggiungendo che l'azienda si aspetta che i problemi si attenuino nel quarto trimestre. Le scorte di veicoli presso Stellantis sono aumentate quest'anno di 179mila unità, passando a 275mila, con i ritardi più gravi in Europa.
La produzione continua
Questi problemi non hanno comunque rallentato l’attività di Sochaux dove vengono costruite circa 1.100 vetture ogni giorno. L’impianto, inoltre, serve da collettore anche per i mezzi che sono realizzati in altri stabilimenti e questo non fa che aggravare la situazione.
Per tentare di risolvere la questione, il costruttore ha fatto sapere che i concessionari possono anche mandare a ritirare le auto che hanno ordinato senza attendere la consegna da parte della Casa.
Problema comune
I ritardi riguardano anche altre case automobilistiche. Tesla - che ha prodotto oltre 22mila auto in più rispetto a quelle consegnate nei tre mesi precedenti - ha parlato di un ulteriore divario tra il numero di veicoli costruiti e quelli che potrà consegnare ai clienti nel trimestre in corso.
Il mese scorso il direttore finanziario Zachary Kirkhorn ha dichiarato che l'azienda sta lottando contro la scarsa disponibilità di navi da Shanghai - dove ha sede la gigafactory cinese - all'Europa e contro il trasporto locale in alcune zone degli Stati Uniti e del Vecchio Continente.