L’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk e i successivi enormi impegni lavorativi che coinvolgono il manager sono finiti al centro del dibattito nel processo a cui il magnate è sottoposto in Delaware, dopo la denuncia di un azionista che contesta i pagamenti super che l’uomo più ricco del mondo avrebbe ricevuto da Tesla nel 2018.
Durante il dibattito, il dirigente di Tesla James Murdoch ha testimoniato in tribunale - in risposta a una domanda dell’avvocato del querelante - che Musk avrebbe già individuato negli ultimi mesi una persona come potenziale successore alla guida della casa automobilistica elettrica, ma non ne ha fatto il nome.
Anche un altro dirigente del costruttore chiamato a deporre - Antonio Gracias, membro del consiglio di amministrazione di Tesla dal 2007 al 2021 - ha raccontato che in società si è parlato di trovare un "amministratore delegato amministrativo" che supervisionasse vendite, finanze e risorse umane "in modo che Musk potesse concentrare il suo tempo come chief product officer, che è la sua funzione più vitale". Gracias ha aggiunto che non sono riusciti a trovarne uno, senza dare altri indizi sui tempi.
Un caso spinoso
In particolare dopo l’acquisto del social network, alcuni investitori di Tesla sono preoccupati che Musk non possa concentrarsi adeguatamente sul suo ruolo di ceo della casa automobilistica di maggior valore al mondo. Da qui la denuncia al tribunale del Delaware, lo stesso che stava trattando il caso della proposta di acquisto, prima ritirata e poi finalizzata, per l'acquisto della piattaforma online. Sempre Murdoch ha testimoniato che Musk avrebbe messo al lavoro alcuni ingegneri di Tesla dentro Twitter, una situazione che il consiglio di amministrazione sta monitorando. Il lavoro sarebbe stato - secondo quanto detto dallo stesso ceo - “su base volontaria, fuori dall’orario di lavoro e retribuito”.
Intervenendo a sua volta nel dibattimento, Musk ha testimoniato che si aspettava di ridurre il suo tempo a Twitter e che intererebbe trovare un nuovo leader per gestire il social media. Inoltre ha confermato che ha intenzione di continuare a "lavorare e dormire” presso la sede della piattaforma a San Francisco finché “non sarà sistemata”.
Fari puntati
Già durante l'assemblea degli azionisti di Tesla dello scorso agosto, Musk era stato interrogato sul piano di successione e avrebbe risposto: "Intendo rimanere alla Tesla finché potrò essere utile", per poi continuare: "Abbiamo un team di grande talento. Quindi penso che Tesla continuerebbe a fare molto bene anche se venissi rapito dagli alieni o tornassi sul mio pianeta natale".
"Vale la pena notare che c'è un anno luce di distanza tra l'identificazione di qualcuno e l'assunzione di questo qualcuno", ha twittato Gene Muster, investitore nel costruttore, dopo la diffusione della notizia.