L’elettrificazione, si sa, rischia di mettere a repentaglio dei posti di lavoro, visto che i mezzi a batteria richiedono circa il 40% di manodopera in meno rispetto a quelli a combustione interna. Lo scenario preoccupa anche i costruttori, tanto che il ceo di Ford, Jim Farley, ha dichiarato - durante una conferenza a Detroit sponsorizzata dalla Rainbow PUSH Coalition, organizzazione che si occupa di diritti civili - che il suo gruppo dovrà costruire più componenti per i veicoli elettrici nelle proprie fabbriche, in modo che "tutti abbiano un ruolo" in futuro.
“Modello A”
Parlando con i giornalisti a margine della conferenza, Farley ha ripetuto che Ford sta "tornando al cosiddetto Modello A", quando l'azienda costruiva da sé molti dei componenti dei veicoli nel complesso produttivo Rouge di Dearborn, Michigan. Portare la produzione di motori, batterie e altre parti delle elettriche all'interno dell'azienda è un passo assolutamente necessario per mantenere i posti di lavoro ed essere competitivi, ha detto Farley che ha aggiunto: “vogliamo essere il numero 1".
Come sempre quando si parla di elettrificazione, il paragone che viene subito alla mente è quello con Tesla, il primo produttore di veicoli a zero emissioni negli Stati Uniti: l’azienda ora con base ad Austin costruisce gran parte dell'hardware per le sue auto, comprese le batterie. I suoi margini di profitto sono attualmente superiori a quelli di Ford e di molte altre case automobilistiche affermate.
Il discorso non si ferma ai lavoratori delle fasce più basse: Farley ha coinvolto una serie di dirigenti esterni all'industria automobilistica per guidare gli sforzi di elettrificazione e sviluppo del software, ma ha sottolineato che Ford deve fare un lavoro migliore per sviluppare i manager all'interno dei suoi ranghi. "Non possiamo continuare ad assumere dall'esterno", ha detto.
Sì al sindacato
Intanto Ford ha iniziato a costruire un complesso di produzione di veicoli elettrici nel Tennessee occidentale, chiamato Blue Oval City. Il ceo ha detto che "sarebbe entusiasta" se i lavoratori assunti lì decidessero di iscriversi a un sindacato.
Le tre aziende principali del comparto auto negli Usa - Ford, General Motors e Stellantis - inizieranno trattative contrattuali con gli United Auto Workers (la rappresentanza dei lavoratori del settore) il prossimo anno. Per il ceo, "questi negoziati saranno estremamente importanti per tutte le parti interessate”.
La pensa così anche Ray Curry, presidente dell'UAW, secondo il quale “i cambiamenti dovuti al passaggio all'elettrificazione saranno al centro di queste trattative". Curry ha dichiarato di volere che i lavoratori delle nuove attività elettriche statunitensi, compresi gli impianti di batterie in joint venture, siano organizzati senza vincoli.