"Maserati è un asset molto interessante che potrebbe correre anche da solo un giorno". A dirlo è stato il direttore finanziario di Stellantis Richard Palmer in una call con gli analisti a margine della pubblicazione dei risultati trimestrali del gruppo.
Pur chiarendo che per il momento "non vi è alcun piano per modificare l'assetto aziendale di Maserati", il manager ha fatto capire che un domani il gruppo potrebbe considerare l'ipotesi di uno spin-off per la Casa modenese, con successiva quotazione separata in Borsa.
Un'operazione simile a quella fatta recentemente da Porsche, che dopo la Ipo è riuscita a raggiungere una capitalizzazione di mercato superiore ai 75 miliardi di euro, circa l'80% del valore dell'intero gruppo Volkswagen.
Numeri in crescita
L'idea è che Maserati, in virtù del suo posizionamento nel segmento del lusso e delle sue recenti performance economiche, possa essere maggiormente valorizzata correndo - per lo meno in Borsa - in maniera autonoma, piuttosto che all'interno del gruppo Stellantis. Nel terzo trimestre dell'anno il brand del "Tridente" ha visto le proprie consegne crescere del 14% a 6.600 unità, mentre i ricavi hanno raggiunto quota +23% per un totale di 630 milioni di euro.
Un risultato a cui ha contribuito la recente suv Grecale. Nei prossimi mesi il piano industriale del brand prevede i lanci della GranTurismo, sia in versione endotermica che in variante elettrica Folgore, della motorizzazione a zero emissioni della Grecale, oltre al debutto della GranCabrio e alle prime consegne della MC20 Cielo.