Che i produttori cinesi siano intenzionati ad "aggredire" il mercato delle auto elettriche in Europa non è una novità. A ribadire la cosa, mettendo in guardia sulle conseguenze di una probabile invasione di vetture asiatiche, capaci per competitività nel listino di spiazzare i modelli provenienti dalle Case del vecchio Continente, ci ha pensato recentemente il numero uno del gruppo Stellantis Carlos Tavares.
Quello che sorprende veramente è però come i costruttori della Repubblica Popolare abbiano ormai nel mirino sempre più spesso modelli europei circoscritti, mostrando una vera e propria strategia di conquista del mercato.
Un esempio in questo senso arriva dalla Aiways, la quale sembra davvero voler insidiare nella categoria le elettriche della Volkswagen. Dopo aver lanciato in Europa la U5, come perfetta rivale della Volkswagen ID.4, la startup con sede a Shanghai ha annunciato che esporterà da noi anche la U6. Un modello diretto per connotazione e contenuti a rubare inevitabilmente clienti alla ID.5. Questo grazie anche a un listino che dovrebbe partire da circa 39mila euro contro i 57mila della rivale.
Forme dinamiche come la rivale
Come la tedesca, la U6 è infatti un suv-coupé dall’aspetto filante che vanta perfino lo stesso coefficiente aerodinamico (0,26). La linea della carrozzeria è opera di Ken Okuyama, ex direttore creativo di Pininfarina e padre della Ferrari Enzo. Mentre gli interni sono stati studiati facendo del modello un’auto che bada al concreto, senza ricercatezze superflue.
La plancia prevede un sottile display della strumentazione da 8,2 pollici, cui si affianca un touchscreen da 14,6 pollici per l’infotainment con sistema operativo Android OS 9.0, fornito delle interfacce di connessione Apple CarPlay e Android Auto. C'è, inoltre, un volante multifunzione e uno slot per la ricarica del telefono.
400 chilometri di autonomia
Basata sulla piattaforma skateboard "More Adaptable Structure" di Aiways, la U6 utilizza come powertrain un unico motore da 158 chilowatt (215 cavalli) capace di farla accelerare da 0 a 100 in 6,9 secondi, per poi toccare i 170 chilometri orari di velocità massima autolimitata.
Ad alimentare la vettura, curata nella architettura delle sospensioni dallo specialista britannico di ingegneria automobilistica Prodrive, provvede un pacco batterie agli ioni di litio con celle CATL dalla capacità di 63 chilowattora. Garantisce un'autonomia di 400 chilometri (Wltp) e può essere ricaricato con sistemi da 11 e 90 chiloWatt in corrente alternata e continua.