Il Parlamento Europeo ha approvato la bozza di revisione della direttiva Dafi (Directive alternative fuel initiative) sulle infrastrutture per i carburanti alternativi. La posizione del parlamento di Strasburgo prevede un numero minimo di stazioni di ricarica per auto elettriche e a idrogeno che gli Stati membri dovranno rispettare.
Criteri minimi vincolanti
Nello specifico il testo indica che, entro il 2026, su tutte le principali strade dell’Ue (che in Italia corrispondono alle autostrade e alle strade statali più importanti) dovrà sorgere almeno una stazione di ricarica per auto elettriche ogni 60 chilometri, recependo in questo modo la posizione espressa dalla Commisione Europea nel Pacchetto "Fit for 55".
Dove il Parlamento Euoropeo va persino oltre rispetto alla proposta della Commissione è sulle stazioni di rifornimento per idrogeno. Secondo Strasburgo dovrebbere essercene almeno una ogni 100 chilometri sulle arterie europee principali entro il 2028 (la Commissione aveva proposta una stazione ogni 150 chilometri entro il 2031).
No a stazioni monomarca
L'Europarlamento ha indicato anche la necessità che le stazioni di ricarica/rifornimento siano accessibili ai veicoli di tutti i brand e che il pagamento sia semplice da effettuare. I prezzi, inoltre, devono essere indicati chiaramente in euro per kWh (nel caso dell'elettrico) e in in euro per kg (nel caso dell'idrogeno), in modo da poter comparare i prezzi.
Approvata a larga maggioranza la propria posizione sul tema, l'Europarlamento dovrà ora negoziare con gli Stati membri rappresentati nel Consiglio Ue, per giungere poi all'emanazione della nuova direttiva.