Lamborghini ha presentato l'ultimissimo esemplare prodotto di Aventador LP 780-4 Ultimae, la serie speciale creata per celebrare l'uscita di scena sia del modello che del V12 di Sant'Agata Bolognese, nella sua configurazione puramente endotermica (l'erede della Aventador avrà un V12 ibrido).
Un momento storico che doveva essere celebrato adeguatamente, come ha fatto la Casa creando la Aventador Ultimae Roadster Ad Personam, un progetto speciale ispirato alla one-off Miura Roadster del 1968, realizzato seguendo le indicazioni di un facoltoso collezionista svizzero.
Livrea speciale
La carrozzeria della Ultimae Roadster è in Azzurro Flake, colore appositamente studiato per replicare quello della Miura, rivedendone solo la brillantezza per motivi di omologazione. Tetto e cofano del vano motore posteriore sono realizzati in fibra di carbonio, verniciata in nero lucido, per richiamare la caratteristica assenza del tetto della Miura Roadster.
Le prese d'aria nere e la livrea Nero Aldebaran sul cofano emulano le ampie prese d'aria verniciate di nero della Miura. I terminali di scarico sono in nero opaco, mentre i cerchi della Ultimae in argento lucido con pinze freno nere richiamano i cerchi originari argentati montati sulla Miura. Anche gli interni, in pelle Bianco Leda con dettagli neri, sono ispirati a quelli dell'antenata.
L'apice del V12
La Lamborghini Aventador Ultimae è stata prodotta in 600 limitatissime unità (350 con carrozzeria coupé e 250 in formato roadster), e vuole rappresentare l'apice raggiunto dal propulsore V12 aspirato da 6,5 litri, prima del passaggio all'elettrificazione.
Con 780 cavalli, infatti, è la Aventador più potente di sempre (40 cavalli in più rispetto alla S e 10 in più della stessa unità installata sulla SVJ), mentre la coppia si attesta a 720 newtonmetri. Una potenza in grado di far accelerare l'auto da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e da 0 a 200 km/h in 8,7 secondi, con una velocità massima di 355 km/h.
L'antenata
La Miura P400 Roadster che ha ispirato l'ultima Aventador è la one-off presentata presso lo stand di Carrozzeria Bertone al Salone di Bruxelles dell'aprile 1968. Non era una semplice coupé senza tetto: la Roadster presentava molte modifiche strutturali, finalizzate a conseguire la soluzione migliore sotto il profilo estetico, senza sacrificare la rigidità torsionale necessaria per il telaio.
Verniciata in uno scintillante azzurro acrilico micalizzato, era stata allestita con interni in pelle bianca e moquette rossa. La Miura Roadster non entrà mai in produzione e, dopo una serie di cambi di proprietà, la one-off ha visto nel 2008 un restauro completo che ne ha ripristinato le condizioni con cui debuttò al Salone di Bruxelles.