Ultimo aggiornamento  04 giugno 2023 23:13

La sorpresa più bella.

Alessandro Marchetti Tricamo ·

Belle. Alcune molto di più. Moderne.

A zero emissioni o con il Cavallino in bella vista. Più avanti troverete alcune novità che, per il loro arrivo in concessionaria o la presentazione al pubblico, ci accompagneranno in quest’autunno. Molte resteranno però un sogno difficile da raggiungere. Un lusso, anche senza quel marchio Ferrari da sfoggiare. 

Il problema è la propensione all’acquisto, soprattutto dei beni durevoli. Uno studio della Coop - recente e non legato da interessi al mondo automotive - spiega che in questi mesi ben 24 milioni di italiani hanno già sperimentato difficoltà rispetto ad un acquisto. In 18 milioni vivono in una situazione di povertà alimentare, sanitaria, energetica ed educativa. Nel 2022 la perdita media del potere di acquisto di una famiglia sarebbe di circa 2.300 euro per un’inflazione che corre veloce oltre l’8%. 

Nello studio c’è un dato che ci interessa di più: il 17% degli italiani sarà costretto a sacrifici in termini di mobilità quotidiana. Che suona come rinuncia all’uso dell’auto privata. Bene, si utilizzerà di più il trasporto pubblico. Altri numeri: nel primo quadrimestre, a causa dell’incremento dei prezzi di energia e carburanti, le aziende del settore hanno avuto un incremento di spesa di circa 220 milioni di euro. E che graverà ancora una volta sul consumatore, con l’aumento del prezzo del biglietto o nuove tasse necessarie a riportare in equilibrio il conto economico del contratto di servizio.

Se poi siete tra quelli che, con grandi difficoltà e con l’aiuto economico di tutti i contribuenti (incentivi), avete acquistato un’auto elettrica, potreste tenerla ferma per un possibile razionamento energetico: se sarà vietato accendere due elettrodomestici insieme, cosa succederà per l’auto in ricarica alla presa del garage? E se per buona pace della sicurezza stradale, per le strade ci aspettano notti buie, cosa accadrà alle colonnine sotto casa?

Insomma l’avete capito: per la mobilità sarà un autunno non facile. Un grido d’allarme al quale il nuovo governo dovrà dare una risposta. Non parliamo di piccole elettriche che costano un anno e più di stipendio e per le quali un eventuale extra-bonus di qualche migliaia di euro non sposta nulla. Parliamo di auto “semplici”, compatte, virtuose e sicure che hanno listini in continua crescita: se i prezzi aumentano e gli stipendi restano gli stessi, banche e Case fanno sempre più fatica ad approvare i finanziamenti. E l’auto resta un sogno. A meno che ad esempio, per i redditi più bassi, lo Stato garantisca il prestito per l’acquisto di una piccola auto, per una piccola fetta di libertà. Sarebbe la sorpresa d’autunno più bella.

(Pubblicato sul numero di ottobre 2022 de l'Automobile)

In folle
il blog di Alessandro Marchetti Tricamo
Direttore de l'Automobile

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