La clamorosa Ipo di Porsche alla Borsa di Francoforte, andata in porto per un valore di oltre 75 miliardi di euro nonostante la crisi dei mercati fra guerra, inflazione e rischi di recessione, sta accelerando decisioni analoghe sempre nel mondo dell’automotive.
Arno Antlitz, direttore finanziario e ora anche direttore generale del gruppo Volkswagen nonché principale artefice dell’operazione Porsche, ha detto che entro un anno o due il gruppo tedesco potrebbe quotare separatamente in Borsa PowerCo, la società di sviluppo delle batterie per veicoli elettrici, sulla spinta di quel che accaduto con Porsche che lui chiama “flessibilità finanziaria, di più ora non posso dire”. Di fatto, ricerca di capitali freschi necessari come il pane in tempi di complicata transizione energetica. L’idea era stata lanciata nel maggio scorso da Herbert Diess, il ceo del gruppo improvvisamente defenestrato poco dopo, e sostituito dal capo di Porsche Oliver Blume.
Appuntamento l'8 novembre
Sulla stessa strada c’è il gruppo Renault, che l’8 novembre terrà il suo Capital Market Day. In quel’occasione, si legge in una nota, il ceo Luca de Meo insieme al direttore finanziario Thierry Piéton presenteranno un aggiornamento della strategia del piano chiamato Renaulution. L’obiettivo, annunciato nel febbraio scorso pochi giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina, prevede la separazione di una società dedicata allo sviluppo dei veicoli elettrici basata in Francia, mentre il resto della produzione di motori ibridi e termici sarà gestita da un’altra business unit con dentro gli stabilimenti di Spagna, Portogallo, Turchia, Romania e America Latina.
Non è ancora chiaro se il passo successivo sarà una quotazione separata in Borsa dell’entità di veicoli elettrici, di sicuro - secondo de Meo – questa è la strada giusta per trovare nuovi capitali per un futuro a zero emissioni.