Ultimo aggiornamento  01 giugno 2023 00:33

Porsche, una 356 riportata "al naturale".

Linda Capecci ·

Per il suo ultimo progetto, l'artista newyorkese Daniel Arsham ha rielaborato una Porsche 356 Speedster del 1955 ispirandosi all'artigianato giapponese: alla base dell'opera l'idea di mettere a nudo le materie prime che compongono l'auto.

Il progetto

L'artista, che vanta altre collaborazioni con la Casa tedesca, per la sua ultima creazione, la 356 "Bonsai", ha scelto di abbracciare l'estetica nipponica della cultura Wabi Sabi, basata sull'accettazione dell'imperfezione e della transitorietà delle cose.

Proprio per questo ha voluto ricreare sulla vettura i processi naturali dovuti al trascorrere del tempo: Arsham ha spogliato la carrozzeria rimuovendo la vernice esterna, e rivelando così tutte le saldature, i segni e le usure del tempo dalla 356. Solo uno strato di olio di lino protegge il metallo grezzo dalle intemperie, secondo i processi di produzione originali giapponesi.

Gli interventi

Sulla griglia del motore posteriore del veicolo, l'artista ha aggiunto un rilievo in bronzo patinato a forma di albero di Bonsai. Sono inoltre stati impiegati componenti originali e ben usurati per il resto degli esterni, dalle coperture dei fari alla targa d'epoca.

Sebbene l'esterno possa sembrare usurato, la 356 Bonsai è perfettamente funzionante: tutti i componenti e il motore originale sono stati riportati alle condizioni di fabbrica. 

Per reinterpretare gli interni con dei tessuti tradizionali giapponesi, l'artista ha collaborato con gli stilisti Motofumi "Poggy" Kogi e Yutaka Fujihara. I sedili e la copertura del bagagliaio, sono stati realizzati con tessuti patchwork di boro (tecnica di rammendo giapponese) tinti in indaco. Arsham ha utilizzato anche del cotone punteggiato da cuciture tradizionali "sashiko" sul rivestimento delle portiere e sul bordo dei sedili.

Qualche dettaglio

A completare il tutto, Arsham e il suo team hanno realizzato un denim giapponese per rivestire il tetto apribile e proteggere l'interno dell'auto.  

Nel bagagliaio, sotto la ruota di scorta, c'è anche un tatami giapponese in paglia di riso. La connessione tra l'interno dell'auto e l'architettura della casa è un dettaglio fortemente sentito dall'artista, che evoca calore e ospitalità.

Porsche Japan prevede di esporre la 356 Bonsai a Tokyo a fine anno.

Tag

356 Roadster  · Art Car  · Daniel Arsham  · Giappone  · porsche 356  · 

Ti potrebbe interessare