I taxi robot, condotti dalla intelligenza artificiale, sono sempre più una realtà. Cruise - la società di General Motors che si occupa di questo settore - ha annunciato l’intenzione, entro i prossimi tre mesi, di ampliare il proprio business a due altre metropoli americane, oltre a San Francisco, dove i suoi mezzi con intelligenza artificiale operano già servizi a pagamento. Le prescelte sono Austin, Texas, e Phoenix in Arizona. La decisione ha evidentemente motivi legati alla conformazione stessa delle città, pianeggianti e molto estese, con spazi larghi e relativamente poco congestionate. Proprio per questo Phoenix è stato il terreno di sperimentazione e poi la città del debutto del servizio di robotaxi di Waymo, che qui opera già da diversi anni.
1 miliardo di dollari
L’obiettivo di Cruise è quello di arrivare, entro i prossimi tre anni, a ottenere un miliardo di dollari di entrate da questo servizio, dopo aver investito cifre colossali per lo sviluppo.Nel corso di una conferenza di Goldman Sachs, Kyle Vogt - ceo di Cruise - ha dichiarato che la tecnologia sta funzionando abbastanza bene da giustificare l’espansione. “Per la prima volta in otto anni, l'aspetto tecnico dei mezzi autonomi non rappresenta più il collo di bottiglia. Siamo in grado di crescere e di farlo molto rapidamente”.
Cruise ha in programma di far crescere la propria attività fino a 50 miliardi di dollari di fatturato entro la fine del decennio, diventando così un tassello fondamentale della strategia di Gm che mira a raddoppiare il fatturato totale a 280 miliardi di dollari entro il 2030. Nel primo semestre di quest'anno Cruise ha registrato guadagni per 51 milioni di dollari e una perdita operativa di 868 milioni di dollari.
Fra i problemi che ha dovuto affrontare, la necessità di correggere il software delle autonome in seguito a un incidente avvenuto a San Francisco nel mese di giugno e dopo che una dozzina delle sue auto si sono inspiegabilmente fermate a un incrocio in città, bloccando gli altri veicoli per quasi due ore.