Le celebrazioni per i 100 anni dell’Autodromo nazionale di Monza si arricchiscono di un altro, straordinario capitolo. Venerdì 9 settembre, infatti - quando già sarà iniziata l’attività in pista per il 97esimo Gran Premio d’Italia di Formula 1 previsto per domenica 11 alle 15 - Rai Due trasmetterà in prima serata il film “Il Tempio della Velocità” dedicato alla vita dell’autodromo e degli uomini che lo fecero diventare un simbolo nella storia italiana.
Il lungometraggio è frutto di una coproduzione Rai Documentari e Moviheart di Massimiliano La Pegna, con il contributo di Rai Teche e il patrocinio di Automobile Club Italia, per la regia di Tommaso Cennamo, che lo ha scritto insieme a Umberto Marino, con la preziosa consulenza del giornalista Pino Allievi. Il narratore è l'attore Francesco Pannofino che guida lo spettatore alla scoperta delle storie di uomini e macchine che si incrociano lungo il secolo di esistenza del tracciato.
Una storia italiana
Nel documentario, la vicenda del circuito si intreccia con quella del Paese e del mondo attraversando gli eventi che hanno forgiato il nostro oggi: l’avvento del criminale regime fascista che piombò l’Italia in un lungo inverno dei diritti prima e nell’inferno della Seconda guerra mondiale dopo, la liberazione, lo sviluppo economico, le crisi petrolifere, l'avvento della energia pulita. Ma anche passaggi storici che riguardano più specificatamente la corse, come le modifiche dei tracciati, l’irrompere del tema della sicurezza, il progresso tecnologico, le gare epiche, le grandi rivalità sportive, le guerre tra i costruttori più importanti, l’ospitalità offerta a eventi automobilistici mondiali. E curiosità meno note, come la Maserati-Eldorado, che nel 1958 rivoluzionò il mondo della competizione automobilistica come prima vettura da corsa sponsorizzata da un’azienda esterna al mondo delle quattro ruote.
Tra le quanti hanno voluto lasciare la loro testimonianza, troviamo l’attuale pilota francese della Ferrari Charles Leclerc, Jean Alesi e Eddie Irvine, insieme a Giacomo Agostini, Michela Cerruti, Giancarlo Fisichella, il giornalista sportivo Pino Allievi e il fotografo Ercole Colombo. E ancora Mattia Binotto, Team Principal scuderia Ferrari, Flavio Briatore, l'F1 Ambassador, Luca Cordero Di Montezemolo, ex direttore sportivo e presidente Ferrari, Stefano Domenicali, oggi ceo di F1, Piero Ferrari, vice presidente Ferrari, Angelo Sticchi Damiani, presidente Automobile Club Italia, Geronimo La Russa, presidente Automobile Club Milano, Giuseppe Redaelli, presidente Autodromo Nazionale Monza e Lorenzo Ardizio, curatore del Museo Alfa Romeo.
“Immenso orgoglio”
Di “immenso orgoglio italiano” ha parlato in sede di presentazione del documentario il presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, ricordando come “il massimo di velocità, spettacolarità, emozioni e innovazione tecnologica”, caratterizzino, da sempre, “l’unico tracciato al mondo nel quale da 100 anni la Formula1 dà il meglio di sé: una pista leggendaria per tutti i piloti più grandi, le scuderie più prestigiose e milioni di appassionati e tifosi di ogni parte del mondo”.
“L’Autodromo Nazionale Monza - ha ricordato Geronimo La Russa, presidente di AC Milano - ideato, progettato e costruito dal nostro club Automobile Club, è stato un prodigio di velocità fin dalla sua nascita. Per completarlo, bastarono, infatti, 110 giorni. Cento anni dopo, siamo qui a festeggiarlo con l’impegno di far sì che continui a ospitare le migliori gare internazionali, a partire dalla Formula 1”.