Ultimo aggiornamento  06 giugno 2023 11:27

Regno Unito: Liz Truss va veloce.

Colin Frisell ·

LONDRA - Come tutto sembrava presagire, il nuovo capo del partito conservatore inglese e quindi Primo Ministro della Gran Bretagna è Liz Truss. L’ex ministro degli esteri ha nettamente battuto nel voto degli aderenti il rivale ed ex Cancelliere dello scacchiere Rishi Sunak. Ora gli inglesi - dopo l’Unione europea - potrebbero dire addio anche ai limiti di velocità in autostrada. Imitando i tedeschi, alla faccia della Brexit. 

La proposta è arrivata dalla stessa Truss durante il dodicesimo e ultimo comizio tv dei due candidati a sostituire a Downing Street Boris Johnson, a pochi giorni dalla conclusione del voto. A precisa domanda sulla materia del conduttore, Nick Ferrari, Truss ha risposto di essere "pronta a valutare" l'introduzione di un sistema di autostrade in stile tedesco, senza limiti di velocità obbligatori.

Stop alle smart motorways

Truss si è poi espressa in maniera netta contro l’esperimento, da lei definito “fallimentare", delle “smart motorways”: tratti ben definiti che utilizzano metodi di gestione del traffico - tra cui limiti di velocità variabili e l’utilizzo per la marcia anche della corsia di emergenza che qui chiamano “preferenziale” - per aumentare la capacità e ridurre la congestione in aree particolarmente intasate senza bisogno di costruire ulteriori infrastrutture. “Le autostrade intelligenti uccidono. Inoltre, causano lunghi ritardi perché chiudono le corsie quando c'è un problema, anche solo un auto in panne. Inoltre, spesso impongono limiti di velocità obbligatori molto bassi, molto più del necessario. Dobbiamo rivederle e fermarle il prima possibile, se non funzionano”. 

Si tratta di un tema caldo in Gran Bretagna: il Dipartimento dei trasporti è stato addirittura costretto a sospendere l'introduzione delle autostrade intelligenti a corsia unica (chiamate Alr) a causa delle crescenti preoccupazioni sulla sicurezza. Una ricerca del Royal Automobile Club di fine 2019 ha evidenziato come per il 68% degli automobilisti la novità accresca i rischi.

Meno tasse alle imprese

Nel corso della campagna per la sua nomina, Truss ha già assunto posizioni che fanno discutere: per esempio ha bollato come “laburista” la proposta di tassare gli extra guadagni delle compagnie energetiche - comprese quelle petrolifere - che si sono arricchite enormemente durante l’impennata estiva dei prezzi. British Petroleum ha registrato il suo più grande profitto trimestrale (tra aprile e giugno 2022) in 14 anni - 8,45 miliardi di dollari - mentre Shell ha raggiunto il record di 11,5 miliardi di dollari. Secondo la nuova premier, “il guadagno non è il male”. 

L’ex titolare del Foreign Office ha comunque sottolineato che intende sostenere “attività come quella di Jaguar Land Rover sulla strada dell’elettrificazione“ attraverso una ricetta fatta di deduzioni di imposta alle società e la creazione di zone “protette” fiscalmente nelle quali si possano investire i profitti senza ulteriori aggravi.

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