Cento anni e tanta voglia di correre ancora. L’Autodromo nazionale di Monza celebra oggi 3 settembre il secolo di vita e lo fa con una serie di iniziative - portate avanti dall’Automobile Club d’Italia - per festeggiare la storica ricorrenza. Tutto questo in attesa dei bolidi di Formula 1, che torneranno a girare sul tracciato lombardo la prossima settimana - il Gp d’Italia sarà domenica 11 - davanti a una folla strabocchevole, da tutto esaurito con oltre 320mila persone attese nell’arco del week end.
Una grande storia
La vicenda del circuito inserito nel parco della Villa Reale di Monza inizia nel gennaio del 1922, con una delibera in proposito del consiglio direttivo dell’Automobile Club di Milano. Si tratta di un’opera colossale per uno dei primi impianti fissi al mondo destinati alle corse: 10 chilometri di tracciato, su un’area complessiva di 340 ettari con praticamente due piste. Una “stradale” da 5,5 chilometri e una ad alta velocità di 4,5. Inizialmente il progetto prevedeva uno sviluppo complessivo superiore ai 14 chilometri ma si decise poi di non realizzare un’opera che rischiasse di avere un eccessivo impatto sull’eccezionale ambiente circostante.
L'impresa fu straordinaria, soprattutto se si pensa che il programma venne completato in soli novanta giorni, impiegando la forza lavoro di 3.500 persone, 200 carri e 30 camion, oltre a un tratto di ferrovia di 5 chilometri per il trasporto dei materiali necessari e in una situazione sociale e politica estremamente tesa che sfocerà nella presa del potere da parte del fascismo di lì a pochi mesi. Intanto, però, il 10 settembre 1922 si era già disputato il primo Gp d’Italia con la vittoria di Pietro Bordino al volante di una Fiat 804. Da quel momento in poi la storia di Monza non solo non si è praticamente mai fermata - se non per i tragici eventi bellici della Seconda guerra mondiale - ma ha conosciuto una crescita esponenziale, testimoniata dall’impressionante albo d’oro dei vincitori, un pantheon dei più grandi nomi della storia del motorismo sportivo: Tazio Nuvolari, Alberto Ascari (e non dimentichiamo il papà Alberto che si impose nel 1924 con una Alfa P2), Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Phil e Graham Hill, Jim Clark. E poi i più recenti, Emerson Fittipaldi, Mario Andretti, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, David Coulthard, Michael Schumacher, Fernando Alonso, Lewis Hamilton fino all’ultimo a salire sul gradino più alto del podio, il 12 settembre 2021, Daniel Ricciardo.
Le celebrazioni
Per i cento anni dell’Autodromo, è stata organizzata una giornata di festeggiamenti che iniziano con il lancio di un gruppo di atleti del reparto attività sportive di paracadutismo dell’Esercito che consegneranno nelle mani del presidente ACI Angelo Sticchi Damiani tre bandiere: una tricolore, quella dell'Automobile Club d'Italia e una celebrativa dei 100 anni dell'Autodromo.
Sarà poi lo stesso Sticchi Damiani - insieme al giornalista Carlo Cavicchi - a ripercorrere la storia della pista di Monza e dei suoi tanti protagonisti. Una vicenda che verrà anche raccolta in una speciale “capsula del tempo” che sarà conservata proprio presso l’Autodromo e aperta tra 100 anni. Accanto a questa ne verrà creata un’altra versione - stavolta non fisica ma digitale - alla quale anche tutti gli appassionati potranno contribuire aggiungendo i propri ricordi personali.
I festeggiamenti perseguiranno quindi con la presentazione di due ulteriori iniziative speciali. La prima è una moneta d’argento da 5 euro emessa appositamente per l’occasione dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Zecca di Stato e realizzata dall’incisore Antonio Vecchio. Ai 100 anni dell’Autodromo è dedicato poi un francobollo - che ha proprio il 3 settembre 2022 come data di emissione - dal valore di 1,20 euro e che sarà tirato in 300mila copie.
A chiusura della giornata dedicata alla pista più amata d’Italia, la linea di partenza ospiterà - ore 19, ingresso gratuito - un concerto della Banda musicale della Guardia di Finanza, attiva sin dal 1926, e condotta dal Maestro Tenente Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso.
"Non solo asfalto"
"È straordinario - ha commentato il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani - l'orgoglio con cui ci apprestiamo a festeggiare i primi 100 anni dell'Autodromo di Monza. Un secolo da da protagonista del motorsport mondiale e simbolo dell'automobilismo italiano, della sua capacità e della sua competitività. Il circuito di Monza non è solo un tracciato di asfalto: è la vita, la storia, l'epopea di tantissimi uomini e donne che sfidandosi su di esso, come piloti, costruttori, progettisti, tecnici, meccanici, hanno alimentato la nostra passione e contribuito al progresso tecnologico delle nostre automobili. Con queste celebrazioni rendiamo omaggio a tutto questo e lanciamo l'Autodromo di Monza verso i prossimi altrettanto straordinari 100 anni".