VALLELUNGA - Pochi brand possono vantare un'identità corsaiola così marcata come Cupra, il cui nome stesso non lascia spazio a intepretazioni, essendo l'unione delle parole "cup" e "racing". Un'immagine giovane e sportiva che piace al mercato: il costruttore spagnolo del gruppo Volkswagen, nato come reparto ad alte prestazioni di Seat e poi diventato un brand autonomo nel 2018, lo scorso anno ha triplicato le proprie vendite attestandosi a 79.300 unità immatricolate (+189,4%). Nel 2022 Cupra punta a raddoppiare questa cifra e a raggiungere quota 500mila auto entro il 2025.
La chiave di volta è ovviamente l'elettrificazione. Il costruttore ha annunciato di recente 3 nuovi modelli: due elettrici, il crossover cittadino UrbanRebel (atteso nel 2025) e il suv Tavascan (2024), e uno tradizionale (ma con una versione ibrida plug-in), il suv Terramar, al debutto nel 2023. Una netta presa di posizione a favore delle zero emissioni che ha orientato anche gli impegni nel motorsport di Cupra, uno dei principali protagonisti dietro la creazione della serie per vetture turismo elettriche ETCR. Il costruttore ha vinto la stagione d'esordio nel 2021 e quest'anno - con l'ETCR diventato un Campionato del mondo FIA - sembra intenzionato a ripetersi, dal momento che attualmente conduce sia la classifica piloti con Adrien Tambay che quella costruttori.
Un ruolo da pionieri
“Nel motorsport Cupra è abituata a fare da pioniere per nuove discipline” afferma Xavi Serra, direttore Cupra Racing. “E’ stato così con il regolamento TCR. Siamo partiti dalla vettura del nostro monomarca per creare una concept che potesse girare solo 4-5 secondi più lenta delle precedenti vetture TC1 che correvano nel WTCC, ma costare circa la metà. All’epoca siamo stati i primi a credere in questa formula, da cui poi sono nati i campionati TCR, e nel 2017 abbiamo deciso di ripetere la stessa operazione con le vetture elettriche. Volevamo dimostrare che l’elettrificazione e il motorsport potevano andare a braccetto anche con le auto da turismo, perché all’epoca esisteva solo la Formula E”.
“Così da un foglio bianco abbiamo creato questo prototipo, la e-Racer, che rappresenta il modo in cui noi immaginavamo le auto da corsa elettriche del futuro. Abbiamo dovuto considerare molti aspetti, ad esempio abbiamo ricercato un compromesso tra il range permesso dalla batteria e le performance, per favorire lo spettacolo. Il fatto che questa idea sia stata la pietra miliare che ha dato vita al campionato ETCR, grazie al promoter Discovery Sports Events, dimostra che non ci sbagliavamo” conclude Serra.
I bolidi a batteria
Le vetture protagoniste della serie sono la Hyundai Veloster N, la Cupra e-Racer (basata sulla Leon) e la Giulia by Romeo Ferraris. Dal momento che inverter, pacco batteria e accumulatore sono uguali per tutti, a fare la differenza è la bontà del progetto originario, la distribuzione dei pesi, l’abilità nel set-up, l’aerodinamica, e ovviamente i piloti. Ogni auto è dotata dello stesso powertrain, composto da 4 unità elettriche Magelec montate sull’asse posteriore (2 per ciascuna ruota), per una potenza massima di 500 kilowatt (680 cavalli).
Ad alimentarlo troviamo un pacco batteria Williams Advanced Engineering a 800 volt, della capacità di 65 kilowattora. Anche gli pneumatici, intagliati e forniti da Good Year, sono uguali per tutti, mentre per la ricarica delle auto si utilizzano generatori alimentati a idrogeno, per assicurare la massima sostenibilità. Per il futuro gli organizzatori stanno cercando di attirare più team e Case costruttrici e stanno lavorando per aumentare l’autonomia delle vetture, in modo da incrementare la durata delle gare, che attualmente arriva a un massimo di 20 minuti.
In pista con la UrbanRebel
La e-Racer non è l’unica auto da corsa elettrica sviluppata da Cupra. Durante l’evento ETCR di Vallelunga, infatti, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare la concept UrbanRebel, sedendo al fianco del pilota Jordi Gené. Presentata all’IAA di Monaco 2021, il prototipo anticipa a grandi linee il design dell’omonimo modello di produzione. Ma se la UrbanRebel attesa nel 2025 sarà un crossover di segmento B a trazione anteriore e realizzato sulla versione accorciata della piattaforma MEB, il prototipo è un vero e proprio laboratorio viaggiante, utilizzato per testare le soluzioni elettriche utili tanto alla produzione stradale quanto alle corse.
Dotata di un’estetica a dir poco aggressiva, rollbar, sedili a guscio e tutto l’occorrente per gareggiare, la UrbanRebel ci ha stupito per la spinta fulminea del suo powertrain da 250 kilowatt (340 cavalli), che può arrivare a un picco di 320 kilowatt (435 cavalli) di potenza massima, assicurando uno 0-100 in 3,2 secondi. L’agilità data dalle dimensioni compatte e la facilità con cui la vettura va di traverso (rivelando la presenza di un propulsore che spinge le ruote posteriori) la rendono un oggetto che stampa un gran sorriso sul volto, una vettura ideale per un monomarca a zero emissioni. L’ennesima conferma che l’elettrico sa anche come far divertire.