Ultimo aggiornamento  04 giugno 2023 22:44

Tpl, più autobus ecosostenibili.

Redazione ·

Al 30 giugno 2022, l'età media degli autobus assicurati che svolgono il servizio di trasporto pubblico locale è di 10,4 anni, in calo rispetto ai 10,6 anni di luglio 2021. È quanto emerge dal monitoraggio avviato dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili nella seconda metà del 2021 per osservare, in collaborazione con la Motorizzazione Civile, l'andamento del parco autobus destinato al Tpl, che attualmente conta circa 42mila unità.

Passi avanti

Persistono, però, differenze territoriali: Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna e Abruzzo hanno un parco veicolare con un'età media complessiva superiore ai 12 anni mentre Friuli Venezia-Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano inferiore agli 8. A partire da luglio 2021 si evidenzia un importante rinnovo degli autobus con mezzi più moderni e meno inquinanti. Tra i diesel, quelli della classe Euro 1 sono usciti dalla circolazione a partire da giugno 2022, la quota di mezzi Euro 2 circolanti cala dall'11% al 8,4%, mentre quella degli Euro 3 dal 26% al 23,4%.

Nello stesso periodo si è registrato un incremento degli autobus Euro 5 e Euro 6, passati dal 55,9% al 61,5% del totale dei mezzi ad alimentazione diesel. Tendenza destinata ad accentuarsi nei prossimi mesi fino alla totale messa fuori servizio dei mezzi Euro 2 (che attualmente contano 3.067 unità) entro la fine di quest'anno, e degli Euro 3 (attualmente 8.523) entro il 1° gennaio 2024, come previsto dal decreto-legge 121/2021 che contiene misure volte al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del pacchetto europeo ''Fit for 55%''.

Tra luglio 2021 e giugno 2022 cresce, inoltre, del 41% la quota di mezzi a zero emissioni (passati da 406 a 575 unità) e del 32% quella dei mezzi ibridi (da 466 a 619 unità), in linea con gli obiettivi del Mims di favorire la transizione ecologica del sistema della mobilità anche attraverso il rinnovo del parco mezzi del Tpl.

Molise e Basilicata le peggiori

Il sistema di monitoraggio messo a punto dal Mims evidenzia anche la distribuzione territoriale del parco veicolare in base alle diverse tipologie di mezzi. La quota di quelli più inquinanti (Euro 2-3) è più elevata in Molise e Basilicata (sopra il 50%) e in Veneto, Calabria, Abruzzo e Sicilia (tra il 40 e il 50%).

Al contrario, in Valle d'Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Umbria e Lazio è molto elevata (oltre il 48%) la quota di autobus Euro 6. A livello di città metropolitane, Milano e Torino continuano a guidare la transizione verso un TPL a zero emissioni, rispettivamente con 177 e 103 autobus elettrici circolanti a giugno 2022, mentre Roma, Napoli, Genova, Messina e Firenze presentano una quota di veicoli Euro 6 superiore al 40%.

La quota di mezzi maggiormente inquinanti resta significativa (oltre il 50%) nelle città metropolitane di Venezia e Catania.

I dati presentati nel monitoraggio non considerano ancora gli effetti positivi sul ricambio del parco mezzi degli ordini in corso, avviati negli ultimi mesi grazie all'allocazione di risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, del Piano Nazionale Complementare e delle altre risorse stanziate dal Ministero, nonché dell'opportunità di utilizzo della gara Consip appena conclusa.

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