Aumentano i veicoli elettrici sulle strade ed è corsa alle wallbox "casalinghe". Secondo un’analisi di Reuters sono già oltre 100 le aziende che producono in Europa sistemi di ricarica per le batterie domestici, mentre negli Stati Uniti se ne contano circa 50.
Il numero di società che producono e vendono questo tipo di apparati, spesso le stesse che forniscono le colonnine per l’impiego pubblico, è però destinato ad aumentare vertiginosamente. Guardando alle stime saranno installate nel prossimo decennio decine di milioni di wallbox in tutto il mondo. Juniper Research ha calcolato circa 35 milioni di unità entro il 2026 ed Ernst & Young prevede che la sola Europa ne conterà 56 milioni entro il 2035.
Gestione bidirezionale della energia
"Quello delle wallbox è un settore caldo che ha attratto e sta attirando molti talenti e investimenti, ci aspettiamo un grande consolidamento", ha detto Carlos Fisch, direttore della società di capitali di rischio spagnola Seaya Venture che possiede l'8% della società Wallbox NV.
Secondo Fisch, a essere favoriti nel business delle ricariche da casa saranno però le aziende con un software superiore in grado di consentire una gestione "bidirezionale" della energia. Soluzione che permette a chi possiede un veicolo elettrico di fare un pieno d’elettroni a buon mercato durante la notte e rivendere quando possibile l'energia alla rete a tariffe più elevate durante le ore di punta.
Dai giganti del petrolio alle piccole startup
Il mercato delle wallbox, insomma, vale oro. Questo considerando anche che i proprietari di veicoli elettrici possessori di utilizzano quest’ultime per effettuare circa l'80% delle ricariche e che il prezzo di una wallbox può variare dai 700 ai 2.000 euro.
Tra gli acquirenti interessati all’affare ci sono già società di servizi pubblici come la francese EDF (che sta per essere nazionalizzata) e la norvegese Statkraft, oltre a giganti petroliferi tra cui BP e Shell e big del tech come anche la tedesca Siemens. Ma anche una infinità di piccole startup intenzionate a fornire sistemi sempre più evoluti, puntando per farlo anche su una integrazione delle wallbox con i sistemi di domotica tramite app per interfacciarli con Amazon Alexa e Google Home.