Tra le tante leggende che animano la storia di Detroit, la capitale americana dell’auto, ce ne è una forse poco nota al di fuori dei confini della città, ma degna di un film d’azione. E’ la storia del cosiddetto “Black Ghost” e risale agli anni ’70.
All’epoca, lungo le freeeway che circondano la sterminata periferia residenziale, si svolgevano delle gare automobilistiche clandestine: sfide all’ultimo chilometro, ovviamente illegali, tra vetture iper compresse. Intorno al 1970, fra i frequentatori di questo mondo underground e oltre i limiti della legge iniziò a circolare la voce della presenza alle gare del “fantasma nero”: un misterioso personaggio che a bordo di una Dodge Challenger Hemi del 1969 partecipava alle competizioni, schierandosi al via. E invariabilmente vinceva, per poi scomparire nella notte, nera come la sua straordinaria vettura. Nessuno seppe mai il suo nome e nel corso degli anni il mistero è rimasto fitto. La Dodge, sporadicamente, si ripresentò agli eventi per tutto il decennio, fino a sparire intorno al ’79.
Grande sorpresa
Per decenni il mistero è rimasto fittissimo e verosimilmente dimenticato. Poi la svolta, datata 2015. Protagonista, un ignaro signore dal nome Gregory Qualls che scoprì la Challenger Hemi in un garage, di cui aveva fino a quel momento ignorato l’esistenza e appartenuto a suo padre, Godfrey Qualls, appena scomparso.
Venne così svelata l’identità del famoso “fantasma nero” e la sorpresa generale - il vero colpo di teatro degno di un film - fu che Godfrey era stato un conosciuto e stimatissimo membro della polizia di Detroit. Evidentemente la passione per le auto e la velocità lo spinsero ad attraversare la linea di confine tra legalità e crimine e proprio la sua professione spiega il perché ci tenesse tanto a mantenere il massimo riserbo sulla sua identità.
Pezzo da collezione
La storia di Qualls e della sua Dodge Challenger è talmente intrigante che l'Historic Vehicle Association ha deciso di inserire la vettura nel Registro dei veicoli storici. A 53 anni di vita, la vettura - di cui furono costruiti all’epoca soltanto 356 esemplari - è diventato oggetto di collezione.
L’auto non è stata mai restaurata e il contachilometri riporta che ha coperto complessivamente 45mila miglia, poco più di 72mila chilometri. Attualmente viene utilizzata dalla Hva - che ha sede a Gaithersburg, nel Maryland - più che altro per partecipare a mostre ed esibizioni in giro per gli Usa.