La corsa dei prezzi del petrolio e dei suoi derivati - nonostante il taglio delle accise - sembra non conoscere fine. La soglia dei 2 euro al litro per benzina e diesel viene di nuovo ampiamente superata sia in autostrada che negli altri impianti in modalità “servito”, mentre è solo sfiorata - questione di centesimi - in caso di self service.
Lo conferma la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana che elabora i prezzi medi comunicati dai gestori di circa 15mila impianti sul territorio nazionale all'apposito Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico.
Per quanto riguarda la benzina, la media nazionale nella modalità “self service” si avvicina ora a 1,97 euro al litro. In caso di “servito” il prezzo medio è a 2,093 (con le compagnie che toccano i 2,13 mentre le “pompe bianche” si fermano a 2,016). Ancora più costoso il pieno in autostrada: il fai da te costa 2,041 euro al litro, mentre il servizio tocca i 2,271.
Vola anche il diesel
Passando al gasolio, la media nazionale self service è oggi a 1,876 euro/litro con le compagnie che chiedono 1,881 e i no logo 1,866. Il “servito” fa slittare il costo oltre i 2 euro (2,007), con i marchi a 2,053 e gli altri a 1,920. A cavallo della stessa crifra anche il prezzo in autostrada con il self a 1,967 e il servito a 2,202.
In controtendenza rispetto alla crescita, gli altri carburanti: in media, il GPL servito è invariato a 0.839 euro al chilo (compagnie 0,839, pompe bianche 0,821 mentre in autostrada costa 0.921). Iil metano registra addirittura un calo nel servito a 1,828 euro al chilogrammo (logo a 1,882, no logo 1,787 e in autostrada tocca i 2,273.
Tutto questo è spinto anche dall’aumento del greggio, col Brent che ha superato questa mattina i 120 dollari al barile, dopo che l'Arabia Saudita ha deciso di alzare i listini per le consegne in luglio.