Porsche rafforza i suoi legami con l'azienda di supercar elettriche Rimac partecipando a un round di investimenti da 500 milioni di dollari della start up croata. Il marchio tedesco non ha rivelato l'importo esatto dell'investimento: ha solo fatto sapere che si tratta di "otto cifre” e che non acquisirà una partecipazione di controllo di Rimac, ma manterrà la sua quota azionaria del 20%, già comunicata in precedenza.
Fiducia in crescita
Nel corso degli anni, Porsche ha acquisito progressivamente le azioni della società fondata da Mate Rimac e creato una joint venture per gestire Bugatti, dopo che Volkswagen ha trasferito la proprietà alla start up. La notizia dell'investimento è l'ultima indicazione che Porsche ha una percezione positiva del futuro di Rimac. Il costruttore detiene anche una partecipazione di controllo in Greyp, un'azienda di mountain bike elettriche sempre di proprietà del fondatore del marchio croato.
"Siamo lieti che il nostro partner abbia acquisito nuovi importanti investitori e siamo ottimisti sul continuo sviluppo di questa entusiasmante azienda", ha dichiarato Lutz Meschke, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Porsche e membro del consiglio di amministrazione. Tra gli altri investitori, figurano il Vision Fund 2 di SoftBank e Goldman Sachs Asset Management.
Un grande storia
Rimac è stata fondata come impresa individuale nel 2009 in un garage. Negli ultimi anni, è diventato un marchio molto ambito, con diverse case automobilistiche tradizionali che si sono rivolte alla start up per costruire le proprie supercar elettriche, tra cui la stessa Porsche, ma anche Hyundai e Bugatti.
L'anno scorso, Rimac ha presentato la Nevera, un bolide a batteria con quattro motori e 1.914 cavalli, velocità massima di oltre 400 chilometri orari e la capacità di scattare da 0 a 160 in meno di due secondi: qualità che dovrebbero renderla l'auto sportiva più veloce mai realizzata, titolo precedentemente detenuto dalla Bugatti Chiron.
Il futuro
Con il nuovo finanziamento, Rimac prevede di assumere altri 200 dipendenti nel 2022 e investire nell'espansione della sua capacità produttiva per "progetti ad alto volume". Finora la società croata si è accontentata di essere un produttore di bassi volumi: attualmente sforna solo una manciata di veicoli al mese. e per la Nevera ha fissato un limite di 150 unità.
Ringraziando Porsche "per la fiducia", il fondatore dell'azienda ha comunque parlato di "piani di crescita ambiziosi per i prossimi anni".