Prosegue il trend negativo per il mercato automobilistico italiano. Secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti ed elaborati dall'Unrae (l’associazione dei costruttori esteri), a maggio le immatricolazioni si sono fermate a 121.299 unità, in calo del 15,1% rispetto alle 142.932 del maggio 2021.
La flessione è la più contenuta da inizio anno, dopo quattro mesi di perdite comprese tra -19,6% e -33%, e beneficia anche dell'avvio degli incentivi pubblici, che si applicano a decorrere dal 16 maggio. Nel cumulato, tuttavia la perdita rimane importante, con 556.974 auto targate, che corrispondono a un -24,3% (mancano all'appello 178.446 unità).
I canali
La struttura del mercato di maggio evidenzia una flessione per quasi tutti gli utilizzatori: i privati segnano un calo in linea con il mercato complessivo, recuperando mezzo punto di quota nel mese, al 59,2% (60,5% nei 5 mesi). Le autoimmatricolazioni cedono il 43% dei volumi e si fermano in maggio appena al 5,9% (8,7% in gennaio-maggio).
Il noleggio a lungo termine, unico canale in crescita, segna nel mese un +5,3% (grazie alle principali società Top), salendo di 4,4 punti, al 22,9% del totale mercato (20,7% nei 5 mesi). Il breve termine archivia una contrazione del 37,3%, scendendo al 6,4% di share (4% nel cumulato). Le società, con un andamento di flessione leggermente inferiore al mercato, chiudono maggio al 5,6% e i 5 mesi al 6,1%.
Gruppi e marchi
Lo scorso mese Stellantis, al primo posto in Italia, ha perso il 15,57%, seguita in seconda posizione dal gruppo Volkswagen (-14,97%). Terza piazza per Renault (-14,22%), mentre il gruppo Toyota, quarto, fa segnare un -2,06%.
Per quanto riguarda i brand, a maggio crescono Alfa Romeo (+3,67%), DS (+18,69%), Cupra (+97,58%), Dacia (+0,46%), Nissan (+17,42) e Honda (+35,80%). Boom per DR Motor, che passa da 701 a 1.842 auto immatricolate, per MG (274 auto rispetto alle 21 di un anno fa) e per Lynk and Co., che targa 403 vetture e che l'anno scorso non era presente sul mercato.
Tutti gli altri costruttori fanno segnare una flessione a doppia cifra, mentre riescono a contenere le perdite Toyota (-1,41%), Jeep (-5,59%), Lancia (-7,7%) e Kia (-2,65%). Stabili Porsche e Hyundai, stop importante per Tesla, che perde il 96,71%, immatricolando solo 14 auto.
Le alimentazioni
L’analisi per alimentazione conferma il crollo delle motorizzazioni tradizionali: benzina e diesel perdono rispettivamente il 22% e 29,5% dei volumi, fermandosi al 28,4% e 19,5% di quota nel mese (27,3% e 20,6% nel cumulato). Torna in territorio positivo il Gpl, al 7,8% di quota in maggio (8,4% in gennaio-maggio), mentre l’ennesimo flessione porta il metano all’1% delle preferenze (in linea con il cumulato).
Le elettriche sono al 3,7% di share (3,3% nei 5 mesi), mentre le ibride plug-in riescono a recuperare qualche decimale, portandosi al 6,1% del totale mercato (5,4% in gennaio-maggio). Le ibride segnano una leggera positività in volume, salendo al 33,5% (33,9% nel cumulato), con le full hybrid all’8% e le mild al 25,5%. L'elettrica più venduta a maggio è stata la Fiat 500, mentre l'ibrida alla spina più gettonata si è confermata la Jeep Compass 4xe.