“Aston Martin è sulla buona strada per raggiungere una redditività a lungo termine con nuove auto in arrivo e finanziamenti assicurati per i prossimi 3 anni”: a dirlo il presidente esecutivo e maggior azionista del marchio Lawrence Stroll il quale ha ribadito che entro il 2025, l’obiettivo della Casa è arrivare a vendere 10mila vetture l'anno - quasi il 40% in più rispetto al 2021 – avvicinandosi alla produzione della Ferrari.
Un business efficiente e redditizio
Secondo Stroll dopo decenni di alti e bassi Aston Martin sta finalmente seguendo un business efficiente e redditizio appoggiandosi alla tecnologia dell'azionista Mercedes per fare il costoso passaggio alla elettrificazione e con suoi nuovi veicoli la società punta a un margine di profitto lordo per auto di almeno il 40% e in alcuni casi il 50%.
Ordini personalizzati e orientati al cliente
Anche secondo Tobias Moers, ex capo della divisione Mercedes AMG e oggi ad di Aston Martin, la strada intrapresa è quella giusta, puntando per la crescita, proprio come Ferrari, anche su ordini personalizzati e orientati al cliente di valore più elevato.
I dubbi degli esperti finanziari
Secondo gli esperti finanziari, tuttavia, Aston Martin che è già fallita 7 volte da quando è stata fondata nel 1913, starebbe ancora “bruciando mucchi di denaro” e, almeno al momento non avrebbe la capacità di generare vendite simili alla Ferrari per finanziare l'enorme costo dell'elettrificazione.
"L’azienda è precaria ed è possibile che fallisca", ha detto Charles Coldicott, analista di ricerca azionaria di Redburn.