Alla fine Twitter ha detto sì a Elon Musk. il Consiglio di amministrazione della società nata in California nel 2007 ha confermato di aver accettato la proposta “migliore e definitiva” del ceo di Tesla che diventa così il proprietario della piattaforma per la cifra complessiva di 44 miliardi di dollari in contanti, ovvero 54,20 per azione.
Musk ha presentato la sua offerta per acquisire il social network soltanto due settimane da affermando di essere "la persona giusta per sbloccarne lo straordinario potenziale”. Originariamente il board aveva detto che avrebbe rifiutato e parole precise in merito erano state spese dai principali azionisti. Tra le prime richieste del manager di origine sudafricana - che ha agito per conto personale senza coinvolgere il costruttore di elettriche - ci sarebbero quelle di un allentamento nella restrizione dei contenuti e dello sradicamento degli account falsi.
Libertà di parola
“Spero che anche i miei nemici più accaniti rimangano su Twitter perché questa è la libertà di parola” è stato il primo tweet da “proprietario” pubblicato sul social poco dopo l’ufficialità dell’acquisto. ”La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante, e Twitter è la piazza digitale dove si discute di questioni vitali per il futuro dell’umanità" - ha scritto il manager in una dichiarazione che annuncia l'accordo. "Voglio rendere Twitter migliore che mai, migliorando il prodotto con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot di spam e autenticando tutti gli umani", ha aggiunto.
Bret Taylor, presidente del consiglio di amministrazione di Twitter, ha detto cdi aver condotto un "processo completo" per valutare la proposta. "La transazione conclusa garantirà un sostanziale premio in denaro, e crediamo che sia il miglior percorso per gli azionisti di Twitter", ha detto.