Il fornitore tedesco di ricambi auto Schaeffler ha firmato un accordo - il primo nel suo genere - sulle materie prime per garantire la fornitura di magneti di terre rare dall'Europa per il suo business di componentistica per i motori per veicoli elettrici. L’intesa quinquennale consentirà alla norvegese REEtec di fornire ossidi di terre rare a partire dal 2024. Non sono stati ancora divulgati i termini economici dell’accordo.
Andreas Schick, Chief Operating Officer di Schaeffler ha parlato della necessità dii “avere partner competenti non solo passando attraverso la catena di approvvigionamento standard che viene dalla Cina. Abbiamo bisogno di una catena di approvvigionamento locale per l'Europa".
Le case automobilistiche, che pianificano massicci aumenti nella produzione di mezzi elettrici, hanno concordato negli ultimi anni contratti con aziende estrattive di materie prime necessari alle batterie come il cobalto, litio e nichel, ma tali accordi, nel settore delle terre rare, sono stati limitati.
Unione europea, Gran Bretagna e Stati Uniti stanno lavorando duramente per costruire industrie nazionali di terre rare e magneti così da affrancarsi dalla Cina, che fornisce la maggior parte dei magneti necessari all’industria. Il vecchio continente dipende da queste importazioni per il 98%.
Un compromesso
L’acquisto di questi materiali generati localmente ha un costo sicuramente più alto: secondo molti analisti le aziende del Vecchio continente hanno già messo in conto di dover pagare un conto maggiormente salato, contando però sulla totale sostenibilità del processo. "Da un punto di vista commerciale, non è una passeggiata nel parco, è una sfida, ma questo è il nostro impegno per la sostenibilità” ha detto ancora Schlick.
Tecnologia più pulita
Le terre rare - a dispetto del loro nome - non sono effettivamente “rare”, ma per separare il minerale nei 17 singoli elementi e produrre le leghe utilizzate in una serie di prodotti elettronici e nei veicoli elettrici è necessaria una complessa lavorazione, che può generare rifiuti tossici. L'azienda privata REEtec utilizza una tecnologia più pulita che richiede meno energia e in cui quasi tutte le sostanze chimiche utilizzate nella lavorazione vengono recuperate e riutilizzate, ha detto l'amministratore delegato Sigve Sporstøl che non ha comunque specificato quanta sarà la produzione in virtù dell’accordo coi tedeschi.
REEtec gestisce un impianto dimostrativo dal 2019 e - grazie a questa nuova intesa - costruirà uno stabilimento di separazione commerciale, approvvigionandosi di materie prime da Vital Metals in Canada, che ha lanciato la produzione lo scorso anno. Bruxelles prevede che la domanda di magneti permanenti nei veicoli elettrici e nelle turbine eoliche aumenterà fino a dieci volte entro il 2050, quando l’Unione europea e la Gran Bretagna si sono impegnate a ridurre le emissioni nette di gas serra a zero.