La produzione di auto in Cina è quasi ferma, a causa delle restrizioni per combattere la recrudescenza di casi di Covid-19 e le susseguenti difficoltà soprattutto nell'approvvigionamento di materie prime. L’ultimo costruttore ad arrendersi e fermare le linee è stata Nio. "Da marzo, a causa di motivi legati all'epidemia, i partner fornitori della società in diversi luoghi tra cui Jilin, Shanghai e Jiangsu hanno sospeso la produzione uno dopo l'altro e devono ancora riprenderla. A causa dell'impatto di questo, Nio ha dovuto interrompere la produzione di auto”, ha detto la società sulla sua app mobile.
L’azienda ha conseguentemente comunicato che rimanderà la consegna delle sue vetture a batteria, comprese quelle che - da alcuni mesi - esporta in Europa, con la Norvegia primo Paese ad aver ricevuto i veicoli. Nio ha comunque detto che - pur rispettando le regole imposte dal governo - lavorerà con i fornitori per riprendere al più presto il lavoro regolare.
Situazione difficile
La Cina ha adottato severe misure di blocco per contenere la diffusione della variante Omicron altamente contagiosa in diversi luoghi tra cui la provincia di Jilin e Shanghai, dove si trovano gli stabilimenti dei principali marchi di ricambi auto e case automobilistiche.
Tesla ha sospeso la produzione nel suo stabilimento di Shanghai dal 28 marzo, dopo che la città ha iniziato un esteso lockdown. L'impianto che Volkswagen ha in joint venture con Faw Group, a Changchun, la capitale provinciale di Jilin, è stato chiuso a metà marzo, mentre la fabbrica di Shanghai con Saic è stata chiusa il 1 aprile.