Le restrizioni per il Covid-19 che hanno di fatto messo di nuovo in lockdown alcune delle principali città cinesi - Shanghai per esempio - e costretto molti costruttori a rallentare, se non fermare del tutto, la produzione (come accaduto anche a Tesla qualche giorno fa e più recentemente a Nio) si riflettono anche sul mercato automobilistico interno, il più consistente al mondo.
Secondo i dati resi noti dalla China Passenger Car Association, in marzo sono stati venduti nel Paese asiatico 1,58 milioni di autovetture, con un calo rispetto allo stesso mese del 2021 del 10,5%.
Ancora più significativo il rallentamento se paragonato con quanto avvenuto lo scorso febbraio: in questo caso il cedimento è stato addirittura del 25,6%.
Colpito il lusso
L’associazione dei costruttori sottolinea come quello delle vetture di lusso sia tra i segmenti maggiormente colpiti dalla crisi. Le auto appartenenti a questo gruppo vendute in marzo sono state 230mila, il 14% in meno rispetto a quanto accaduto nello stesso mese del 2021 e con un crollo del 43% rispetto a febbraio.
Complessivamente, nei primi tre mesi del 2022, in Cina sono stati commercializzati 4,92 milioni di veicoli, sostanzialmente in linea con quanto successo nel 2021.