Il robotaxi Tesla si farà. Lo ha promesso il ceo del costruttore, Elon Musk, parlando a una platea di entusiasti ospiti, 15mila in tutto, durante la festa - il "Cyber Rodeo" lo ha chiamato il manager - organizzato a Austin in Texas per l’apertura della seconda fabbrica in territorio Usa del costruttore.
Musk non ha dato tempi certi per il progetto, ma ha confermato che il taxi a guida autonoma sarà un veicolo “dedicato” e che vanterà “un aspetto futuristico”. Il mezzo verrà dotato di guida “pienamente autonoma” ha concluso il ceo che, per l’occasione, sfoggiava un appariscente cappello nero da cowboy, un copricapo tipico del Texas.
L’importanza dei tempi
Non è la prima volta che Tesla parla di guida senza conducente al 100%: nelle occasioni precedenti le previsioni non si sono rivelate esatte. Nel 2019 proprio Musk aveva annunciato che i robotaxi sarebbero stati disponibili in alcuni mercati degli Stati Uniti già nel 2020. A gennaio ha detto che sarebbe stato "scioccato" se Tesla non avesse raggiunto la piena guida autonoma - più sicura di quella “umana” - nel corso di quest’anno. In occasione della festa ad Austin il costruttore ha confermato che espanderà il suo software beta "Full Self-Driving" a tutti gli abbonati del Nord America entro il 2022.
Attualmente Tesla vende i sistemi avanzati di assistenza alla guida per 12mila dollari, con la promessa di ulteriori funzionalità in arrivo ma sottolinea che il software - che a gennaio 2022 era installato su circa 60mila veicoli - non rende le auto autonome e richiede la supervisione del conducente.
Model Y alla texana
Musk ha detto anche che Tesla ha iniziato le consegne del suv Model Y prodotto in Texas, con l'obiettivo di realizzarne ad Austin mezzo milione all'anno in quella che vuole essere la più grande fabbrica automobilistica degli Usa.
L’anno prossimo - ha confermato ancora il ceo - lo stabilimento inizierà la produzione del pick up Cybertruck, della Roadster e del camion Semi e costruirà anche Optimus, un robot umanoide.