Prosegue il trend fortemente negativo per il mercato automobilistico italiano. Secondo i dati forniti dal ministero dei Trasporti ed elaborati dall'Unrae (l’associazione dei costruttori esteri), a marzo le immatricolazioni si sono fermate a 119.497 unità, pari a un crollo del 29,7% per una perdita di oltre 50.000 auto rispetto allo stesso mese del 2021. Nel primo trimestre le nuove targhe ammontano complessivamente a 338.258, in calo del 24,4% e con 109.000 immatricolazioni in meno rispetto a un anno fa.
Un crollo influenzato sia dalla crisi dei semiconduttori che dall'attesa di nuovi sussidi statali, la cui emanazione è ormai prevista per la prossima settimana. "Gli annunci e la conseguente aspettativa degli incentivi stanno di fatto paralizzando il mercato ormai da mesi e, se il Governo non provvede a emanare con urgenza il decreto attuativo che li rende fruibili, si rischia di aggravare e prolungare ulteriormente la crisi delle immatricolazioni” avverte Michele Crisci, Presidente dell’Unrae.
I canali
A marzo tutti gli utilizzatori fanno registrare prestazioni negative. I privati segnano una flessione pari al 29,7%, con una quota che si ferma al 60,9%. Le autoimmatricolazioni con un -37,9% calano all’8,8% di share. Anche il noleggio a lungo termine segna una perdita del 20,3% dei volumi, con una share comunque in progressiva crescita e pari al 19,4%. Il breve termine in marzo sperimenta la performance peggiore e, con quasi la metà delle immatricolazioni perse, si porta al 4,4% di rappresentatività. Le società con un calo del 16,9% incrementano la propria quota al 6,5%.
I marchi
Lo scorso mese la maggior parte dei costruttori ha visto un flessione a doppia cifra. Fanno eccezione Kia, che ha contenuto le perdite a -1,7%, DS (+50,7%), Cupra (+59,5%), Dacia (+26%), Honda (+11,3) e Porsche (+11%). Particolarmente importante la contrazione vissuta da Smart (-56%), Mini (-45,5%), Renault (-40%), Seat (-48%), Peugeot (-42,5%), Maserati (-41,7%) e Fiat (-41%).
I modelli
Al primo posto con 10.209 unità immatricolate continuiamo a trovare la Fiat Panda, che è anche l'auto più venduta dall'inizio dell'anno (29.805 auto). A sorpresa la Citroen C3 ruba la seconda posizione alla Lancia Ypsilon, che scende in terza piazza. Seguono Dacia Sandero, Ford Puma e Peugeot 208.
A marzo l'elettrica più venduta è stata la Tesla Model Y con 678 unità, seguita dalla Dacia Sping (516 auto) e dalla Fiat 500 (495 immatricolazioni), che rimane comunque leader del mercato nel trimestre con 1.552 esemplari venduti. L'ibrida plug-in più gettonata si conferma la Jeep Compass con 985 auto.
Le alimentazioni
Le motorizzazioni tradizionali benzina e diesel perdono rispettivamente il 37,6% e il 39,2%, portandosi al 27,3% e 21,1% di share (27% e 20,8% nel cumulato). Il metano scende del 70% in volume. Le ibride confermano la prima posizione fra le preferenze degli automobilisti al 32,5% di share, seppur con volumi in flessione del 14,8%.
Anche le elettriche diminuiscono del 38,8% nel mese (la quota scende al 3,7%) e del 14,9% nel trimestre (in questo caso, tuttavia, lo share sale al 3,3%. Infine, crescono del 6,9% le auto a Gpl, che a marzo rappresentano il 9,3% del totale.