Ultimo aggiornamento  28 maggio 2023 05:43

Opel, le elettriche che vedremo.

Angelo Berchicci ·

Come annunciato dal ceo Uwe Hochgeschurtz, Opel punta a diventare un brand 100% elettrico a partire dal 2028, con due anni di anticipo rispetto all'intero gruppo Stellantis (che prevede di vendere solo auto a zero emissioni in Europa dal 2030). Oggi il costruttore di Rüsselsheim è già ben posizionato per raggiungere questo obiettivo, dal momento che ha in gamma 4 vetture elettriche (5 considerando anche il quadriciclo leggero Rocks-e), oltre all'intera gamma comerciale - composta da tre van di differenti dimensioni - disponibile anche a zero emissioni.

L'Astra-e sorella della Peugeot e-308

Dopo Corsa, Mokka, Combo e Zafira, il prossimo modello a ricevere un poowertrain a zero emissioni sarà la nuova Opel Astra, anche nella sua declinazione wagon. La sesta generazione della compatta tedesca nasce sull'ultima versione della piattaforma EMP2, condivisa anche dalla Peugeot 308 e dalla DS 4. Questa architettura ha già permesso all'Astra di abbracciare per la prima volta nella sua storia l'elettrificazione, sotto forma di powertrain ibrido plug-in, e dal 2023 consentirà alla vettura un ulteriore step.

E' già stato annunciato, infatti, l'arrivo di una variante 100% elettrica dell'Astra, anche con carrozzeria station, che sfrutterà molto probabilmente lo stesso powertrain della futura Peugeot 308 a zero emissioni, che dovrebbe adottare un powertrain da 156 cavalli con una coppia massima di 270 newtonmetri. La batteria da 400 volt avrà una capacità di 54 kilowattora, potrà essere ricaricata all’80% in mezz’ora circa da una colonnina fast, e l'autonomia promessa è di 400 chilometri

L'erede della Insignia potrebbe nascere in Italia

Per la Insignia il brand tedesco potrebbe abbandonare il formato da berlina 3 volumi tradizionale per adottare un corpo vettura rialzato, simile a quanto fatto da Citroën con la recente C5X. Secondo le indiscrezioni la futura ammiraglia di Opel dovrebbe sorgere sulla futura piattaforma elettrica nativa STLA Medium, ed essere assemblata nello stabilimento di Melfi assieme ad altri modelli a marchio Lancia e DS. Questa architettura darà vita, a partire dal 2024, a vetture con lunghezza da 4,5 metri in su e autonomia fino a 700 chilometri.

Futuro a batteria per la Crossland

Oltre alla Opel Astra-e, è stato confermato ufficialmente l'arrivo delle eredi del suv compatto Crossland e dell'ammiraglia Insignia, che saranno dotate di una motorizzazione a zero emissioni. La Casa non ha però specificato se questi modelli saranno concepiti come delle elettriche native, e quindi disponibili solo a batteria, oppure continueranno ad adottare l'approccio multienergia che Opel ha avuto fino ad ora per le sue vetture, offerte anche con motori termici. 

Per la Crossland l'ipotesi più probabile sembra quest'ultima, dal momento che la piattaforma dedicata STLA Small arriverà solo nel 2026. Secondo le indiscrezioni, invece, la nuova generazione di Crossland (che potrebbe adottare anche un altro nome) dovrebbe arrivare nel 2024, ed essere realizzata o sulla piattaforma CMP (utilizzata da Corsa e Mokka) o sulla stessa EMP-2 dell'Astra.

Per lunghezza il modello dovrebbe posizionarsi attorno ai 4,3 metri, a metà strada tra la Mokka di segmento B e la Grandland di segmento C, ed entrambe le architetture hanno dimostrato di poter dare vita a vetture di tali dimensioni. Troppo poche al momento le informazioni per delineare un profilo della vettura, ma molto probabilmente Opel dirà addio allo stile da monovolume rialzata dell'attuale Crossland, per virare con decisione su una più modaiola carrozzeria suv.

Ritorna il nome Manta

Infine, quasi sicuramente sulla STLA Medium sorgerà anche la nuova Opel Manta, attesa per il 2025. Come confermato da Hochgeschurtz, il nome dello storico modello degli anni '70 ritornerà in chiave elettrica per una vettura che non avrà nulla a che fare con il passato, e probabilmente sposera una carrozzeria da crossover-coupé.

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