La Stock and Exchange Commission (l’ente federale Usa che controlla la borsa) ha divulgato gli stipendi dei top manager di Ford per il 2021.
Il ceo Jim Farley ha ricevuto un compenso complessivo di 22,8 milioni di dollari, con una crescita del 93% rispetto al 2020 quando era passato da responsabile del settore finanziario ad amministratore delegato solo in ottobre. Lo stipendio base è stato di 1,7 milioni di dollari, cui vanno aggiunti premi in azioni per un valore di poco più di 16 milioni, un incentivo di 3,7, più altri benefit, tra cui auto aziendali e assicurazione.
Per avere una pietra di paragone, la remunerazione totale del manager è stata più alta di 356 volte rispetto a quella di un impiegato medio che ha portato a casa - in totale - 64.003 dollari.
In buona compagnia
Il rapporto della Sec ha rivelato anche i compensi per altri dirigenti. Bill Ford Jr, il presidente esecutivo della società, ha totalizzato 18,7 milioni di dollari, +16% rispetto all'anno precedente con uno stipendio base di 1,7 milioni, 13,8 in premi in azionari, 1,1 in incentivi e 2,1 di “altri compensi”.
Durante il suo primo anno completo alla Ford come direttore finanziario John Lawler, ha ricevuto 9,4 milioni di dollari in compensazione totale, partendo da 1 milione di stipendio base, Ford ha anche rivelato la remunerazione per due dirigenti entrati nel gruppo nel 2021. Michael Amend, chief enterprise technology officer che si è unito a Ford a settembre da Lowe's Companies, ha ricevuto 12,8 milioni di dollari, Doug Field, tornato da apple, che sta guidando il neonato team Model e, ne ha avuti 10,8.
Ancora meglio
Se - conti alla mano - Farley non può lamentarsi, meglio di lui se la passa Mary Barra, ceo di General Motors, il suo introito per il 2021 non è stato ancora comunicato ma nel 2020 aveva portato a casa 23,7 milioni. Una cifra destinata a crescere se pensiamo che Gm ha chiuso l’anno con profitti per 10 miliardi di dollari. Quanto al ceo di Stellantis Carlos Tavares, questi ha ricevuto 21,5 milioni di stipendio l'anno scorso, 298 volte il suo dipendente medio, dopo che la casa automobilistica transatlantica ha riportato un utile netto di 15,1 miliardi.
Fuori concorso - nel settore auto ma non solo lì - l’inarrivabile Elon Musk che nel 2020 avrebbe ricevuto un compenso pari a 6,7 miliardi di dollari e che potrebbe contare, secondo il Bloomberg Billionaires Index, su un patrimonio stimato in 243 miliardi.