Ferrari ha sottoscritto un Protocollo di intesa con il Ministero per lo Sviluppo Economico del governo italiano, Invitalia (Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A.) e la Regione Emilia Romagna.
Il documento prevede il sostegno delle istituzioni firmatarie al piano del costruttore per investimenti tecnologici e produttivi, con un focus sull'innovazione e l'impegno ambientale e sociale, che apporterà importanti benefici per il territorio di Maranello e di Modena oltre all'assunzione da parte della società di 250 nuovi dipendenti.
Il contributo del Mise, a valere sullo strumento del Contratto di Sviluppo, potrà raggiungere i 106 milioni, e sarà destinato a progetti industriali e alle attività di ricerca e sviluppo per nuove tecnologie volte alla riduzione dell'impatto ambientale e alla digitalizzazione. La Regione Emilia Romagna provvederà anch'essa a finanziare, in modo complementare, gli investimenti per onnovazione, formazione e la tutela dell'ambiente, oltre a sostenere eventuali opere di infrastrutturazione logistica e telematica in collaborazione con gli altri enti locali coinvolti.
"Crescita e attrazione"
"L'innovazione è nel nostro dna. Crediamo nel nostro territorio e vogliamo valorizzarlo attraverso dei progetti che apporteranno benefici concreti dal punto di vista ambientale e sociale, oltre a rafforzarne la competitività", ha affermato Benedetto Vigna, ceo di Ferrari. "Nel realizzare il nostro piano di investimenti, siamo felici di poter contare sul supporto e la collaborazione delle istituzioni. Con noi, i firmatari dell'accordo condividono l'obiettivo di rendere il territorio un polo di eccellenza e di crescente attrazione per le nuove competenze necessarie all'industria automobilistica".
"Un progetto innovativo e di alto livello, che guarda alla transizione ecologica, a quella digitale e alla buona occupazione", sottolinea il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "Un nuovo intervento a beneficio del territorio e del Paese, che ha radici nelle grandi professionalità interne alla Ferrari ma che può trovare nelle reti regionali dell'Alta tecnologia e dei Tecnopoli l'ecosistema migliore per potersi sviluppare, che unisce le nostre università e il mondo produttivo, filiere manifatturiere uniche al mondo, la formazione specialistica e le infrastrutture digitali che si rafforzano attorno al Big Data Technopole di Bologna e alla Data Valley emiliano-romagnola. L'attrattività complessiva del nostro sistema, in un quadro di valori, diritti e coralità definito nel Patto per il Lavoro e per il Clima firmato con tutte le parti sociali, rappresenta una carta in più per la ripartenza che vogliamo costruire insieme".