Ennesima battuta d'arresto per il mercato automotive europeo. A causa della carenza di semiconduttori a febbraio l'Acea ha registrato 804.028 immatricolazioni (dato Ue+Efta+Uk), ovvero il 5,4% in meno rispetto alle 850.033 di un anno prima. Si tratta della peggiore performance per il mese di febbraio mai rilevata dall'associazione dei costruttori, che porta il totale da gennaio a 1.626.350 auto, una flessione del 3,9% che vale 66.353 targhe in meno nei primi due mesi dell'anno.
I paesi
I 4 principali mercati europei a febbraio hanno fatto registrare andamenti opposti. Italia e Francia hanno visto perdite a doppia cifra (rispettivamente -22,6% e -13%), mentre Spagna e Germania sono cresciute (+6,6% e +3,2%). Anche la Gran Bretagna ha messo a segno una performance in positiva (+15%). Un trend che si conferma anche nel cumulato, con l'Italia a -21,1% da gennaio, la Francia a -15,7%, la Germania a +5,6% e la Spagna a +4,2%. Nei primi due mesi dell'anno la Gran Bretagna ottiene un +23%.
I gruppi
A febbraio si conferma il trend che vede scendere i gruppi europei o americani e salire quelli asiatici. La maggior parte dei costruttori orientali ha fatto registrare un dato positivo, a partire dalla coreana Hyundai (+21,3%) al quarto posto, seguita da Toyota a +3,1%. Bene anche Mazda (+0,4%), Mitusbishi (+10,1%) e Honda (+41,3%). Dei costruttori europei cresce solamente Mercedes (+1,1%). Al primo posto rimane il gruppo Volkswagen con 176.215 unità (-11,5%), seguito da Stellantis con 151.483 auto (-19,5%).
I marchi
Tra i marchi spiccano le prestazioni di Dacia (+13,8%), Alpine (+27,7%), Kia (+23,5%), Hyundai (+19%) e Mini (+20%). Bene anche Porsche (+0,2%), Lancia (+0,9%), Toyota (+3,2%) e Mercedes (+2,4%). Battuta d'arresto per Peugeot, che segna un -25,1%: dopo Land Rover (-42,1%) è il brand che perde di più a febbraio.