Il designer italiano Matteo Gentile ha rivisitato in chiave moderna la leggendaria Lancia Stratos Zero pubblicando la sua visione futuristica della storica concept realizzata da Marcello Gandini, ricordato soprattutto per lo stile innovativo che rompeva con il passato. Un look originale qui ancora più estremizzato dal disegnatore lombardo.
Il progetto digitale - battezzato Lancia Stratos Zero Restomod Concept - riprende le forme a cuneo del primo prototipo del 1970 disegnato da Gandini della Bertone, qui accentuate per donare un tono ancora più aggressivo e “cattivo” alla sportiva, immaginata come una sorta di show car, ripensata proprio per dare un effetto nostalgia a chi la guarda, riportando al presente gloriosi ricordi.
Ne esce un veicolo da fantascienza caratterizzato dalla sottile fanaleria a Led, enormi prese d’aria laterali, vistosi cerchi in fibra di carbonio con bloccaggio centrale dorato e spessi pneumatici da competizione, mentre al posteriore spiccano i quattro terminali di scarico a vista
Dream car leggendaria
L’indimenticabile Lancia Stratos HF Zero Concept debuttò al Salone di Torino del 1970 in veste di dream car, un prototipo dalle linee simili a quelle della Lamborghini Countach. Il modello con motore centrale (il 4 cilindri di una Fulvia Coupé recuperato da un demolitore) venne realizzato come un pezzo unico, destinato a rimanere nell’ambito dei sogni irrealizzabili. Ma Cesare Florio, a capo del team Lancia HF in quel periodo, vide nella Stratos Zero a motore centrale una possibile erede della Fulvia Coupé HF, con la quale la squadra vinse il mondiale marche (l'attuale titolo "costruttori") nel 1972.
Infatti, quel prototipo fu il primo passo verso la leggendaria Stratos, coupé a 2 posti con lo stesso propulsore V6 della Ferrari Dino 246 GT (utilizzato da Lancia dopo una lunga trattativa con Enzo Ferrari in persona), progettata specificatamente per i rally e prodotta in serie per rispettare il regolamento dei tempi, che obbligava la fabbricazione di almeno 500 esemplari stradali. La versione sportiva entrò di diritto nella storia conquistando 3 titoli mondiali rally consecutivi dal ’74 al ’76.