La Porsche Carrera GT, a 16 anni dall’uscita di produzione, è ancora un’auto da record. Questo non solo nelle prestazioni, ma anche nelle quotazioni come dimostrano i 3,5 milioni di dollari (circa 3,2 milioni di euro) richiesti dal Registro americano DuPont per un esemplare della vettura.
Si tratta della 154esima Carrera GT delle 1.270 unità prodotte in tutto tra il 2003 e il 2006. Rifinita in argento metallizzato, con interni in pelle terracotta, ha percorso soli 43 chilometri e versa in perfetto stato di conservazione.
Un’auto dalle doti di guida eccezionali
Ritenuta da molti la miglior vettura realizzata da Porsche dopo la 959 e consacrata da diversi piloti come un’auto dalle doti di guida eccezionali, la Carrera GT non fu concepita originariamente come modello di serie. Venne presentata al Salone di Parigi del 2000 nelle vesti di concept car e solo successivamente fu deciso dai vertici di Zuffenhausen di evolverla in una super sportiva proposta all’epoca a 452mila euro.
Un listino stellare giustificato in parte dalle caratteristiche tecniche e dotazioni della tedesca, tra cui i freni carboceramici e i cerchi ultraleggeri monodado, ereditate dai modelli da competizione e molte delle quali studiate con il contributo dell'ex pilota di rally Walter Röhrl che impostò l'assetto della vettura compiendo numerosi giri di prova sulla Nordschleife del circuito del Nürburgring.
Pesa appena 1.335 chili
Grazie alla monoscocca in fibra di carbonio, la Carrera GT pesa appena 1.335 chili. Cosa che le permette di scattare da 0 a 100 in soli 3,9 secondi, per poi toccare i 330 chilometri orari dietro la spinta di un motore V10 da 5.7 litri. Quest’ultimo era stato concepito inizialmente per essere impiegato da Porsche su una vettura destinata a gareggiare alla 24 Ore di Le Mans. Associato alle ruote posteriori tramite un cambio manuale a 6 marce è in grado di produrre 612 cavalli e 590 newtonmetri.
Numeri da brivido che non hanno nulla da invidiare a quelli di molte supercar attuali e che fanno di questa roadster un modello capace di andare oltre in tutto. Compresa la linea della carrozzeria, priva del tetto e dotata di un’ala posteriore mobile che fuoriesce quando si raggiungono i 110 chilometri orari e incolla l’auto alla strada facendo sentire il pilota come se marciasse su dei binari. Emozione, purtroppo, riservata a pochi.