Nella nuova tornata di incentivi all’acquisto di auto a zero e basse emissioni che il governo si appresta a varare, non dovrebbe essere abbassata la soglia di accesso per godere delle facilitazioni che negli ultimi anni era stata posizionata intorno ai 40, 50mila euro.
A dirlo - durante l'audizione nelle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera - è stato Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, l’associazione che riunisce i concessionari. Questo perché il settore “deve fronteggiare aumenti a tre cifre delle materie prime, più l'aumento dei costi dell’energia. Ridurre la soglia finirebbe solo per farci vendere meno auto”.
Attenzione ai commerciali
In generale De Stefani Cosentino ha parlato di “effetto positivo” riguardo i nuovi incentivi - che sono comunque ancora da quantificare - in quanto “in questo modo il consumatore può sapere che la transizione ha una certa durata. Sappiamo che dovrebbe esserci anche finanziamenti per le autovetture con basse emissioni e questo è un passaggio importante che può permetterci di favorire il rinnovo del nostro parco auto, uno dei più vecchi in Europa”.
Infine il presidente di Federauto ha introdotto nella discussione un ulteriore argomento: “Chiediamo - ha detto - di prendere in considerazione, per gli incentivi, non solo autovetture ma anche veicoli commerciali".