Febbraio 2022 è stato un mese straordinario per le vendite delle Tesla costruite in Cina. Lo confermano i dati della China Passenger Car Association che ha pubblicato il suo report mensile sull’andamento del mercato. Il produttore di elettriche americano ha venduto 56.515 unità prodotte nella fabbrica di Shaghai, con 33.315 veicoli che sono stati esportati all’estero e 23.200 che sono stati, invece, consegnati a clienti locali.
Il dato è straordinario, intanto perché nello stesso mese del 2021, il marchio era arrivato a solo 18.138 esemplari: la crescita, quindi, è stata del 208,5%. Inoltre Tesla vende solo vetture premium (Model 3 e Model Y) quindi con prezzi mediamente parecchio più alti rispetto alle altre industrie a quattro ruote basate in Cina.
Top five
Grazie a questi numeri, il costruttore Usa è secondo nella classifica dei produttori nel Paese asiatico a febbraio del 2022. In testa c’è Byd con 87.473 veicoli venduti. A seguire nella graduatoria troviamo Saic-Gm-Wuling, terzo con 26.046 esemplari, quindi Geely che ne ha registrati 14.285 e Chery che ha piazzato 10.271 unità.
Ritardi nelle consegne
Tesla China sta attualmente svolgendo il ruolo di principale hub di esportazione di veicoli dell'azienda, visti i ritardi nella partenza della fabbrica di Berlino - che ha appena ricevuto un via libera oltretutto parziale dalle autorità tedesche - e di quella di Austin, Texas, che giusto nelle scorse ore ha rinviato la grande festa di inaugurazione prevista inizialmente per fine marzo e slittata adesso al 7 aprile.
A detta degli analisti, normalmente un produttore si concentra maggiormente sulle vendite domestiche verso la fine del trimestre: per questo gli esperti si attendono numeri a marzo fortemente sbilanciati verso il mercato cinese con pochissime esportazioni incluse.