Mobileye, l'unità di auto a guida autonoma di Intel, ha depositato “confidenzialmente” un'offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti, ponendo le basi per quello che dovrebbe essere uno dei più grandi ingressi in borsa dell’anno. La valutazione teorica dell’azienda, infatti, si aggirava, prima che la situazione internazionale degenerasse, sui 50 miliardi di dollari.
La quotazione di Mobileye fa parte della più ampia strategia di Intel sotto la guida del ceo Pat Gelsinger per trasformare e diversificare il proprio core business. Il colosso tecnologico ha comunque fatto sapere di avere l’intenzione di mantenere il controllo dell’azienda israeliana che ha acquistato nel 2017 per un cifra vicina ai 13,5 miliardi di dollari. Secondo le dichiarazioni dello stesso Gelsinger, il denaro che Intel intascherebbe verrebbe utilizzato per costruire più impianti di chip e affrontare al meglio le sfide dei concorrenti, in particolare Nvidia e Qualcomm.
Una storia di successo
Fondata nel 1999, Mobileye utilizza un sistema basato su telecamere con cruise control adattivo e assistenza al cambio di corsia nelle auto senza conducente e prevede di costruire un proprio sensore "lidar" per aiutare le sue vetture driverless a mappare una vista tridimensionale della strada. Attualmente - sui suoi robotaxi - sta usando un'unità lidar di Luminar Technologies.
La start up nata a Gerusalemme conta fra i propri clienti marchi automobilistici globali come Bmw, Audi, Volkswagen, Nissan, Honda e General Motors.