A quanto pare in casa Stellantis non sono superstiziosi. I futuri progetti, infatti, ruotano attorno a un numero fondamentale: 13. Tanti saranno i modelli elettrici presentati dal gruppo nei prossimi 2 anni, prima della decisa accelerazione prevista tra il 2023 e il 2024, con l'arrivo della piattaforma Stla Medium, dedicata esclusivamente alle elettriche.
Queste 13 auto a zero emissioni, che debutteranno nel corso del 2022 e del prossimo anno, sorgeranno invece sulle architetture elettriche già note, la e-CMP e la EMP2 sviluppate dall'ex gruppo Psa. Due piattaforme multienergia, che quindi daranno vita sia a versioni endotermiche che a batteria per ciascun modello. Di alcuni di questi sappiamo già quasi tutto, mentre altri rimangono ancora un mistero, su cui però si possono fare alcune ipotesi.
Jeep, Fiat e Alfa Romeo
Presentando il nuovo piano industriale, il ceo del gruppo Carlos Tavares ha svelato alcune immagini della prima Jeep 100% elettrica, attesa per metà 2023. Si tratta di un suv di segmento B, realizzato a Tychy, in Polonia, sulla piattaforma CMP, assieme ad altri 2 modelli firmati Fiat e Alfa Romeo.
Per quanto riguarda il marchio torinese, si ipotizza un suv cittadino per sostituire la 500X, che potrebbe riprendere il linguaggio stilistico della nuova 500 a batteria ma, a differenza di quest'ultima, sarà declinata anche con motorizzazioni endotermiche. In alternativa - o in aggiunta - dovrebbe arrivare anche una compatta rialzata di segmento B, ispirata alla concept Centoventi.
Il terzo modello elettrico proveniente dall'est sarà marchiato Alfa Romeo, e probabilmente riceverà la denominazione di Brennero. I modelli dei brand italiani dovrebbero debuttare entro il 2023 in chiave endotermica, tuttavia le rispettive varianti a zero emissioni sono attese per il 2024, per cui non rientrano tra i 13 lanci a batteria imminenti, che invece comprendono il Fiat E-Ulysse, mpv a 7 posti, e la sua variante commerciale E-Scudo.
Secondo le indiscrezioni, inoltre, Fiat Professional dovrebbe svelare la nuova generazione di Doblò, realizzato sulla stessa piattaforma EMP-2 di Citroen Berlingo/Opel Combo/Peugeot Partner, che avrà per la prima volta nella sua storia anche una motorizzazione a zero emissioni.
Citroën
Sono attese a breve due misteriose elettriche a marchio Citroën, di cui per ora non sono stati diffusi dettagli. Andando per esclusione, è verosimile che si tratti delle nuove generazioni di C3 e C3 Aircross, che saranno offerte anche a batteria.
Le due segmento B, infatti, lanciate rispettivamente nel 2016 e 2017, sono le uniche vetture del marchio francese a utilizzare ancora il vecchio pianale PF1, che non consente l'elettrificazione. Con buona probabilità nei prossimi mesi lasceranno il posto a due modelli tutti nuovi - un'utilitaria e un suv - realizzati sulla piattaforma CMP. Una formula già vista per le Peugeot 208 e 2008 e per le Opel Corsa e Mokka.
Maserati
La prima elettrica di Maserati sarà la nuova Granturismo, che verrà offerta anche con propulsori a benzina (il nuovo V6 "Nettuno") e in una variante open air chiamata GranCabrio. Di lei sappiamo che manterrà la tipica configurazione da coupé 2+2 e riprenderà il linguaggio stilistico introdotto dalla MC20.
La seconda auto a zero emissioni del tridente sarà la variante a batteria del suv Grecale, il cui debutto in veste endotermica è imminente. Questo modello sarà realizzato a Cassino sull'architettura Giorgio dell'Alfa Romeo Stelvio.
Peugeot e Opel
Infine, Peugeot e Opel daranno vita alle versioni elettriche delle nuove 308 e Astra, che verranno offerte anche con carrozzeria station wagon. Per le due compatte di segmento C il pianale è il medesimo - l'ultima evoluzione della piattaforma EMP-2 - e molto probabilmente identico sarà anche il powertrain.
Peugeot per la sua 308 ha parlato di batterie da 400 Volt con una capacità di 54 chilowattora per circa 400 chilometri di autonomia, mentre la potenza sviluppata dal motore dovrebbe raggiungere i 156 cavalli.