Ultimo aggiornamento  31 maggio 2023 19:11

Lordstown, azioni in picchiata.

Redazione ·

Lordstown è in difficoltà. Il costruttore di pick up elettrici - che solo pochi giorni fa aveva annunciato di aver concluso l’assemblaggio dei primi prototipi del suo Endurance - ha visto crollare, di nuovo, il valore delle sue azioni che sono state scambiate a 2,53 dollari l’una quando un anno fa, venivano trattate oltre i 30 dollari. L’ennesima batosta è arrivata quando la società ha confermato che prevede di costruire solo 3mila esemplari del suo mezzo a batteria entro il 2023, In queste stesse ore, poi, sono stati resi noti i risultati (negativi) dell’ultimo trimestre del 2021: Lordstown ha bruciato complessivamente 81 milioni di dollari nei mesi conclusivi dell’anno passato, 42 centesimi per azione, quasi il doppio della perdita nello stesso periodo dell'anno scorso. 

Questo ha portato a una vendita in massa dei titoli con conseguente calo del prezzo e proprio nel momento in cui le notizie provenienti dall’Europa - con le crescenti preoccupazioni sulle ripercussioni che il conflitto in Ucraina potrebbe avere sulle forniture e quindi sul prezzo della benzina - hanno fatto invece scattare verso l’alto le azioni dei costruttori di elettriche: Tesla, Rivian e Lucid sono tutte cresciute tra il 5% e il 7%.

Un mare di guai

In una conference call con gli investitori, i dirigenti di Lordstown hanno detto di essere ancora al lavoro su un accordo di partnership con Foxconn, a cui hanno venduto un ex impianto Gm in Ohio vicino a Youngstown per 230 milioni di dollari lo scorso autunno. Un' intesa con il più grande produttore di elettronica del mondo - secondo i vertici della start up che in passato è stata finanziata proprio da General Motors - aiuterebbe ad accelerare il processo di produzione in scala abbassando i costi e fornendo anche competenze sia nell’hardware che nel software per la realizzazione dei suoi mezzi elettrici. Lordstown ha anche detto che avrebbe bisogno di raccogliere tra 200 e 250 milioni di dollari per eseguire il suo piano operativo 2022.

A giugno, i primi due dirigenti della nascente casa automobilistica si sono dimessi a causa di dubbi sulle comunicazioni riguardati gli ordini effettivamente ricevuti e il mese successivo il costruttore ha confermato di aver ricevuto due mandati di comparizione dai regolatori federali e anche che i pubblici ministeri di New York avevano aperto un'indagine sulla società.

La Securities and Exchange Commission (l'ente che controlla la Borsa) ha chiesto, in un paio di mandati di comparizione, i documenti relativi alla fusione dell'azienda con DiamondPeak, una società di acquisizione di scopo speciale utilizzata per facilitare lo sbarco a Wall Street.

Nel frattempo il mercato dei pick up a zero emissioni in America corre: Ford ha almeno 200mila prenotazioni per il suo F-150 elettrico, previsto per questa primavera, e General Motors ha svelato lo Chevy Silverado EV all'inizio di quest'anno. Stellantis ha promesso un Ram completamente a batteria, mentre  Rivian ha raccolto quasi 12 miliardi di dollari dalla sua offerta pubblica a novembre.

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